Dzeko e la Roma, ora si tratta per il rinnovo di contratto

Bosnia eliminata: un altro smacco per Edin. E adesso gli serve una scossa giallorossa
Dzeko e la Roma, ora si tratta per il rinnovo di contratto
Roberto Maida
3 min

ROMA - Il presagio del campione è uno sguardo perso: quando ha calciato il rigore dell’aritmetica speranza, Edin Dzeko si è guardato intorno in cerca di certezze. Forse ho sbagliato i conti, visto che ho segnato siamo pari. Eh no: bastava che andasse a segno il successivo tentativo di tale Liam Boyce, centravanti degli Hearts, per bocciare la Bosnia e mandare avanti l’Irlanda nel Nord nella corsa a un posto per l’Europeo. I rigori sono sempre crudeli ma per Dzeko, capitano orgoglioso del suo Paese, questa volta è anche peggio: a 34 anni e mezzo sarà molto complicato per lui giocare un’altra grande manifestazione con i colori gialloblù del cuore. Tanto che a Sarajevo, dove Dzeko si era rifugiato con sollievo («è sempre un piacere essere qui»), alcuni giornalisti sostengono possa lasciare la Nazionale. «Ce l’abbiamo messa tutta - ha raccontato nel dopogara - ma non siamo riusciti a vincere prima dei rigori. E il rimpianto adesso c’è».

Amarezza

E’ un autunno molto amaro, dentro al quale le delusioni si ammassano: dopo il mancato trasferimento alla Juve, di cui ha avuto contezza a campionato iniziato, Dzeko ha giocato due partite come capitano della Roma sbagliando tre gol facili, due dei quali decisivi nel risultato proprio contro la Juve, dimostrando di non aver ancora assorbito completamente lo shock. Adesso, tornando a Trigoria con un altro mattone nello stomaco, dovrà per forza scuotersi. Non è pensabile che un giocatore del suo livello, strapagato anche e soprattutto per l’indiscutibile professionalità, continui a guardarsi indietro rimuginando su ciò che non si è materializzato. [...]

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Il rinnovo

All’orizzonte intanto è probabile un nuovo accordo contrattuale con la Roma. In un contesto molto difficile sotto l’aspetto economico, Fienga è pronto a proporgli un prolungamento per uno o due anni in modo da diluire lo stipendio enorme (7,5 milioni netti a stagione fino al 2022) e permettere al primo bilancio firmato Friedkin di avvicinarsi a un’idea sostenibile. Dzeko ha sempre conservato un rapporto costruttivo e cordiale con la società (un po’ meno con Fonseca, ma le frizioni sono state messe da parte) e anche in questa situazione si metterà a disposizione. Sperando che l’autunno passi. [...]

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