Roma, rebus sponsor tecnico. La strategia New Balance e l'ipotesi unbranded

Il club giallorosso ha interrotto i rapporti con la Nike ed è alla ricerca di un nuovo sponsor per la fornitura della prossima stagione. New Balance e Castore in contatto con Trigoria
Roma, rebus sponsor tecnico. La strategia New Balance e l'ipotesi unbranded
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - Con i Friedkin la Roma sta cambiando pelle. Lo sta facendo all'interno di Trigoria, con le modifiche nell'organigramma dirigenziale, le nuove strategie per risanare le casse del club e i piani per la parte sportiva. Ma sarà costretta anche a farlo anche cambiando le maglie e tutto il materiale tecnico per la prossima stagione dopo la risoluzione anticipata del contratto con la Nike e la firma del nuovo accordo che durerà solamente un anno. “La risoluzione anticipata di questo accordo commerciale consentirà all’AS Roma di esplorare nuove opportunità nel mondo dei materiali tecnici e del licensing”, ha dichiarato Francesco Calvo, Chief Operating Officer dell’AS Roma.

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La prima opportunità studiata dal club si chiama New Balance. L'azienda americana ha già preso contatto con il club giallorosso e sta provando a studiare una strategia che possa soddisfare le parti, sia dal punto di vista della fornitura sia economico. La Roma non era rimasta soddisfatta dell'accordo trovato nel 2013 con la Nike (e che scadeva nel 2024) che garantiva al club una base annua da 4 milioni di euro ma che aveva nel contratto anche dei malus legati alla mancata partecipazione della Roma in Champions League.

Con la crescita del brand la Roma vuole garantirsi un contratto di lunga durata con un marchio importante e che possa garantire una cifra adeguata alle ambizioni del club. Ecco perché con New Balance si sta cercando di trovare la quadra giusta per un possibile accordo. Una soluzione potrebbe essere quella di firmare un pre contratto con il marchio dalla famosa "N" per una fornitura di una stagione (come fatto quest'anno con la Nike) e la distribuzione del materiale negli store online e quelli in città, per analizzare l'offerta e poi trovare il giusto accordo che possa fruttare una soluzione conveniente per gli anni avvenire. Un primo anno di studio, poi eventualmente quattro di contratto. 

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Oltre alla New Balance però c'è anche un altro marchio che si è fatto sotto e punta a strappare un accordo con i giallorossi. Si tratta di Castore, brand di abbigliamento sportivo di lusso, già partner dei Rangers e del tennista Andy Murray. Come riportato da Sports Pro, l'azienda di abbigliamento sportivo è pronta a presentare un'offerta nelle prossime settimane con una strategia ben chiara: puntare molto sul digitale, consentendo quindi al club una maggiore espansione del marchio. Lo scorso maggio il co-fondatore di Castore, Tom Beahon, aveva dichiarato: "Il calcio è lo sport più popolare del pianeta, ci sono enormi opportunità di crescita. Quindi penso che faremo da tre a cinque partnership con club leader in tutta Europa. Questo sarà l'obiettivo iniziale per ora". Castore, azienda britannica, si sta già muovendo per portare più cllub sotto il suo marchio: dopo i Rangers (20 milioni in 5 anni), vicina alla chiusura dell'accordo con il Newcastle e il Wolverhampton, pronto a interrompere il contratto con l'Adidas per cominciare la nuova collaborazione con l'azienda inglese. 

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Tutte le ipotesi sono al vaglio, anche quella di essere unbranded. Come nel 2013, nel passaggio da Kappa a Nike, autoprodurre il materiale e distribuirlo negli store. Una situazione che il club vorrebbe evitare. Il tempo stringe, entro gennaio la Roma dovrà prendere una decisione sulla sua nuova pelle.


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