Roma-Petrachi, niente accordo al Tribunale del Lavoro: i retroscena

Seconda udienza al Tribunale del Lavoro per il maxi risarcimento chiesto dal diesse per il licenziamento dal club giallorosso
Carlos Augusto - TERZINO

Bloccato da Petrachi già da tempo il terzino brasiliano di 21 anni del Corinthians. Negli ultimi giorni del mercato di gennaio Cairo ha provato a prenderlo subito per il Torino, ma il giocatore ha mantenuto l’impegno con la Roma per la prossima stagione.© LAPRESSE
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Niente accordo tra Roma e Petrachi per il risarcimento chiesto dal diesse dopo il licenziamento dal club. Questo pomeriggio alle 15 le parti si sono ritrovate nell'aula del Tribunale del Lavoro a Viale Giulio Cesare davanti al giudice Paolo Mormile: anche la seconda udienza a porte chiuse ha portato a un nulla di fatto: Roma e Petrachi hanno mantenuto le proprie posizioni nonostante il tentativo di conciliazione obbligatoria. 

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La Roma ha addebitato a Petrachi alcune condotte legate alla gestione dell’area sportiva durante il lockdown, contestandogli inoltre un comportamento offensivo nei confronti del presidente Pallotta. Dall’altra parte invece Petrachi ha avanzato il ricorso per ottenere un risarcimento per danni (il licenziamento senza giusta causa) per circa 5 milioni di euro, pari allo stipendio (lordo) che il salentino avrebbe dovuto percepire fino al 30 giugno 2022. 

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Presenti questo pomeriggio gli avvocati dello studio Tonucci in rappresentanza della Roma, gli avvocati Paolo Rodella, Sara Agostini e Filippo Aiello in rappresentanza invece di Petrachi. Il giudice in questa seconda udienza "si è riservato": ci sarà quindi una terza udienza, con la decisione rinviata a un successivo momento. 


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