Roma, una pioggia di milioni in arrivo dai Friedkin

Sono pronti a sborsare 210 milioni per ripianare i debiti. Potrebbero essere necessarie però anche alcune cessioni
Ryan Friedkin ha una grande passione per il cinema, gestendo l’Imperative Entertainment a Santa Monica, casa di produzione appartenente alla sua famiglia© ANSA
Roberto Maida
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ROMA - I conti peggiorano senza sorprendere. La Roma ieri ha approvato il bilancio più sofferente della sua storia durante l’assemblea degli azionisti, che ha certificato le difficoltà del momento. In un calcio sempre più indebitato, a maggior ragione i danni su un club che era già in serio affanno a causa della gestione spregiudicata delle ultime stagioni finanziarie si avvertono in maniera visibile: il bilancio 2019/20, quello chiuso per intendersi al 30 giugno, registra perdite per 188,2 milioni, che in termini di gruppo consolidato salgono a 204. Lo squilibrio è determinato in prima istanza dalla mancata partecipazione alla Champions League, che ha provocato il crollo del fatturato, ma anche dalla pandemia che ha abbassato ogni fonte di ricavo (non solo per la Roma, ovviamente). Guido Fienga, in qualità di amministratore delegato, ha chiarito che per riportare il saldo verso quota zero potrebbero essere necessarie le cessioni dei calciatori, oltre all’aumento di capitale deciso dai Friedkin e che è stato incrementato fino a 210 milioni: anche questa mossa è stata approvata dall’assemblea, che è stata poi chiamata a votare su questioni meno significative tipo le nomine dei componenti del collegio sindacale e relative remunerazioni.


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