Stadio Roma, frattura 5 Stelle: mozione per fermare il progetto

Alcuni consiglieri del Movimento hanno depositato i testi della mozione contro lo stadio a Tor di Valle: "Nessun risarcimento al club senza l'approvazione di variante in assemblea Capitolina"
Stadio Roma, frattura 5 Stelle: mozione per fermare il progetto
Jacopo Aliprandi
8 min

ROMAI Friedkin non hanno tempo da perdere. Lo hanno dimostrato in questi loro primi mesi alla guida della Roma, lo dimostreranno anche nei prossimi per quanto riguarda il progetto stadio della Roma. Perché il presidente non ha alcuna intenzione di intraprendere il lungo cammino di Pallotta che in dieci anni è stato costretto a subire le vicende politiche della città senza vedere neanche terminato l’iter burocratico del faticoso progetto Tor di Valle, e sono disposti anche a cambiare zona pure di cominciare i lavori. Anche per questo Dan e Ryan Friedkin hanno incontrato prima il presidente del Coni Giovanni Malagò, poi il presidente della Figc Gravina: due incontri cordiali nei quali però è stata ribadita la volontà di costruire lo stadio, anche a costo di ricominciare l’iter in un’altra zona della Capitale qualora non si dovessero sbloccare i permessi entro Natale.

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Sono trascorsi 3248 giorni dall’avvio del progetto, i prossimi giorni saranno decisivi in un modo o nell’altro. Perché la sindaca Raggi (che di recente avrebbe avuto un incontro con il Ceo Fienga) lo scorso 19 novembre aveva dichiarato: "Siamo pronti, in questi giorni abbiamo fatto ulteriori riunioni e abbiamo trovato un accordo in comune sulla Roma-Lido. Mi auguro che entro Natale saremo in grado di fare un bel regalo ai tifosi della squadra”. Un regalo ancora in attesa di essere recapitato, visto che prosegue lo scontro tra Regione e Campidoglio proprio sui lavori della linea ferroviaria. 

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Ad alimentare il pessimismo sul progetto Tor di Valle, anche la mozione proposta da alcuni consiglieri del Movimento 5 Stelle per bloccare l'iter e mettere la parola punto sullo stadio nella zona scelta dieci anni fa. Il Consigliere Simona Ficcardi ha depositato un testo appoggiato anche da Stefano Fassina e Agnese Cattini: "Una Mozione che impegna la Giunta capitolina e la Sindaca a non procedere ulteriormente con l'insediamento stadio Tor di Valle, era divenuta secondo me necessaria - le parole di Simona Ficcardi su Facebook -. Molti sono stati i pareri e le segnalazioni, anche dall'interno del MoVimento, che considerano insostenibile ad ogni livello l'insediamento e che sottolineano come i risarcimenti, per un progetto che non ha mai visto approvazione di variante in assemblea Capitolina, non sarebbero dovuti , al contrario di come per anni si è temuto in Maggioranza. Dalle semplificazioni, alla questione viabilità che non è mai stata risolta (il parere del Politecnico di Torino si supererebbe solo dopo la realizzazione del Piano Urbano Mobilità Sostenibile, che tuttavia non può concentrarsi prioritariamente sulle zone destinate al progetto stadio, poiché sono molti i quartieri di Roma che necessitano interventi imminenti sulla mobilità), fino alle ultime questioni venute fuori sul pignoramento dei terreni, o sulla probabile impossibilità dei proponenti di mettere in atto le prescrizioni della conferenza dei servizi, per concludere con la poca appetibilità sul mercato di uffici, in epoca smart working. Da ultimo, ma non in ordine di importanza, ritengo necessario un atto chiaro per scansare ogni equivoco, anche in vista delle sentenze giudiziarie che riguardano l'opera. Sarebbe opportuno che quantomeno si rinviasse il dibattito, ferme le proposte alternative di cui si apprende dalla stampa e che potrebbero arrivare dalla stessa società proponente. Ho depositato questi testi insieme a Stefano Fassina e Agnese Cattini che ringrazio per la collaborazione e per l'amor di territorio e sostenibilità".


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