Roma, senti Ranieri: "Che bravo Fonseca! Ha cambiato i giallorossi"

"Bel gioco e tanti gol, in Italia non è facile. La squadra va bene e la gente si abitua a fare a meno di Totti e De Rossi. Ma a me piace la mia Samp"
Roma, senti Ranieri: "Che bravo Fonseca! Ha cambiato i giallorossi"© Getty Images
Guido D'Ubaldo
4 min

ROMA - Si sta attrezzando per un altro miracolo. La salvezza della Sampdoria sarebbe un’impresa per Claudio Ranieri, considerati tutti i problemi che ha dovuto affrontare, con una rosa costruita tenendo d’occhio il bilancio e tante assenze. Oggi la Samp è undicesima in classifica, a distanza dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Il divo Claudio domenica torna a Roma, nell’Olimpico vuoto, lo stadio dove andava da tifoso ragazzino, dove ha giocato le prime partite in Serie A, dove ha sfiorato, da allenatore, lo scudetto nel 2010, in quello che resta il più grosso rimpianto della sua carriera in panchina. Oggi un nonno felice, a ottobre compirà 70 anni, ma non ricordateglielo: ha lo spirito di quando ha cominciato e un entusiasmo che contagia, che trasferisce ai suoi giocatori. Ha ancora voglia di andare avanti a lungo. Intanto domenica dovrà vedersela con la Roma.

Claudio Ranieri, che partita si aspetta?
«È brutto tornare a casa mia e giocare nello stadio vuoto, ma l’emozione nell’affrontare la Roma c’è sempre. Mi aspetto una partita difficile, la squadra di Fonseca sta giocando bene, verticalizza molto, fa tanti gol, sarà un bel confronto».

Dopo la sosta che Roma pensa di trovare?
«Recentemente l’ho vista molto bene, determinata, con grande verticalità e grandi giocate di prima».

Al ritorno in campo dopo le vacanze natalizie è sempre difficile fare pronostici.
«Noi di solito rientriamo sempre bene. Abbiamo dato un programma ai ragazzi, sono convinto che sia stato rispettato. Noi saremo pronti per fare la nostra partita».

Alla Samp mancheranno Keita e Gabbadini, avrà una squadra spuntata.
«Sono due giocatori importanti per noi. Però c’è Quagliarella in gran forma e faremo di necessità virtù».

Ma Quagliarella dove può arrivare? Può giocare fino a quarant’anni come Totti?
«Certo, si cura molto, si allena bene, non gli manca tanto».

Il presidente federale Gravina si augura di poter riportare i tifosi allo stadio da gennaio. Lei è d’accordo?
«Sono sempre d’accordo quando ci sono i tifosi allo stadio. Deve decidere il governo, vedere quanti saranno i vaccinati e considerare tutte le precauzioni da prendere. Ma giocare senza pubblico non è il calcio che conosciamo».

Un giorno vorrà portare il suo nipotino allo stadio?
«Ho il desiderio che tutti i tifosi di tutto il mondo tornino allo stadio, questo è il mio augurio. Con i vaccini che ci saranno a disposizione quest’anno, spero che sul finire del campionato si possano rivedere i tifosi sugli spalti. E’ segno che tutto va per il verso giusto».

Suo nipote Orlando cresce bene, è romanista, vero?
«Sì sì...».

Incontrare la Roma senza Totti e De Rossi, che aveva ritrovato al suo ritorno, fa un certo effetto?
«Beh, già lo scorso anno non c’erano».

I tifosi si stanno abituando alla loro assenza?
«La gente si abitua quando le cose vanno bene. Certo, non vedere né Totti né De Rossi, soprattutto per i più giovani che da tanto tempo avevano idealizzato la formazione con loro due, fa un po’ strano. Ma se la squadra va bene...». [...]

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport - Stadio


© RIPRODUZIONE RISERVATA