Roma, la New Balance vicina alla firma: ecco la situazione

L'azienda americana vuole diventare il nuovo sponsor tecnico dei giallorossi, ma la trattativa deve chiudersi entro gennaio altrimenti può saltare tutto per la prossiima stagione
Roma, la New Balance vicina alla firma: ecco la situazione
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ROMA - La felpa indossata ieri da Ryan Friedkin al suo sbarco nella Capitale può essere semplicemente una coincidenza, ma resta la certezza di una trattativa ben indirizzata tra la Roma e la New Balance per diventare il prossimo sponsor tecnico del club giallorosso. Le operazioni vanno avanti da mesi, le parti stanno cercando di trovare un accordo non tanto sulla base annua, quanto sulla percentuale sulle vendite delle maglie e di tutto il materiale tecnico. Qui la Roma vorebbe strappare qualcosa di più rispetto al 10% proposto dall'azienda, ma la sensazione è che l'accordo sia molto vicino alla chiusura. 

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L'azienda americana ha intensificato i contatti con il club giallorosso e sta provando a studiare una strategia che possa soddisfare le parti, sia dal punto di vista della fornitura sia economico. La Roma non era rimasta soddisfatta dell'accordo trovato nel 2013 con la Nike (e che scadeva nel 2024) che garantiva al club una base annua da 4 milioni di euro ma che aveva nel contratto anche dei malus legati alla mancata partecipazione della Roma in Champions League. La proposta della New Balance, al momento, ammonta alla stessa cifra, 4 milioni, ma con una percentuale importante sulle vendite delle maglie e dei vari materiali. Proprio quest’ultimo elemento era stato tra i motivi principali della separazione con la Nike. 

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Il nodo resterebbe il poco tempo per chiudere l'accordo e cominciare a produrre il materiale tecnico. La Roma e la New Balance sarebbero già in ritardo per la realizzazione delle maglie e di tutti i kit sportivi per la stagione 2021/2022: è ormai consuetudine da parte del club giallorosso presentare la nuova maglia nell'ultima giornata di campionato, quindi resterebbero solamente 4 mesi e mezzo per l'accordo e lo studio del progetto. Tutte le ipotesi sono al vaglio, anche quella di essere unbranded. Come nel 2013, nel passaggio da Kappa a Nike, autoprodurre il materiale e distribuirlo negli store. Una situazione che il club vorrebbe evitare. Il tempo stringe, nelle prossime settimane la Roma dovrà prendere una decisione sulla sua nuova pelle.


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