Il primo derby dei Friedkin: non conoscono Lotito

I nuovi proprietari della Roma sempre più coinvolti: sugli spalti vuoti esultano da tifosi
Ryan Friedkin ha una grande passione per il cinema, gestendo l’Imperative Entertainment a Santa Monica, casa di produzione appartenente alla sua famiglia© ANSA
Guido D'Ubaldo
3 min

Il derby dei debuttanti. Dan e Ryan Friedkin si preparano a vivere la prima stracittadina. Dan è abituato a misurarsi con le scommesse, con questo suo coraggio imprenditoriale ha affrontato sfide e ha costruito un impero. Il figlio Ryan segue l’esempio del padre. Entrambi sanno cosa significa affrontare gli impegni alti, la loro vita lo testimonia. Sono cinque mesi che hanno preso la Roma, vogliono portare avanti un progetto a lungo termine, partita dopo partita. Sono sempre più coinvolti, allo stadio raramente si perdono una gara della Magica, gioiscono e soffrono sugli sviluppi delle azioni, composti e contenuti nelle loro esternazioni. Non hanno uno stile british, sono americani e al gol di Mancini contro l’Inter hanno esultato.

Ryan sta studiando intensamente l’italiano. Migliora ogni giorno, a Trigoria si relaziona con i suoi interlocutori riuscendo a farsi capire. In questi giorni Dan è impegnato per affari, non si è visto a Trigoria, ma non mancherà per il derby. Non vuole perdersi la sfida che finora conosce solo per averne sentito parlare e ne è rimasto affascinato. Padre e figlio sono sempre più coinvolti dal mondo giallorosso. I loro uffici sono nel centro sportivo, che ha recuperato la centralità, raramente sono andati nell’algida struttura all’Eur.

Tre punti fissi

Hanno scelto Tiago Pinto, che non sarà solo l’uomo mercato. Sarà il loro punto di riferimento per l’area tecnica. Oggi il nuovo direttore generale si presenterà ufficialmente in conferenza stampa, già da ieri è tornato a Trigoria, dove era andato la scorsa settimana prima di sapere che era ancora positivo. Sarà un derby anomalo anche per Friedkin, senza pubblico, con l’Olimpico vuoto. I tifosi però hanno apprezzato la linea scelta dai nuovi proprietari, poche parole e tanti fatti. Il magnate texano in questi cinque mesi ha portato avanti una rivoluzione di velluto, finora con pochi cambi strategici nella guida della società. Si è dato un orizzonte temporale molto ampio, con tre punti fissi: la presenza fisica costante, la discontinuità nelle scelte rispetto al passato recente, l’informazione che riporta tutti entro la norma, con sobrietà e senza enfasi.

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