I Friedkin delusi all’Olimpico: derby vissuto tra scaramanzia e infortuni

I nuovi proprietari del club giallorosso in tribuna anche nella stracittadina. Il presidente con un vistoso tutore al ginocchio
Ryan Friedkin ha una grande passione per il cinema, gestendo l’Imperative Entertainment a Santa Monica, casa di produzione appartenente alla sua famiglia© ANSA
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Si aspettavano un derby diverso, il loro primo alla guida della Roma. I Friedkin anche questa sera erano presenti sulle tribune dell'Olimpico per l'atteso match contro la Lazio, terminato però con la sconfitta della Roma per 3 a 0. Una stracittadina amara per loro, vissuta con tanta tensione, insoddisfazione e incredulità per come la squadra non sia riuscita a mettere quella cattiveria tanto chiesta dal tecnico nella conferenza stampa del giorno prima. 

I Friedkin erano in un posto diverso rispetto a dove siedono solitamente all'Olimpico per le gare casalinghe della Roma. Sistemati nei palchetti solitamente (in tempi prima del Covid) occupati dagli sponsor del club o dalle famiglie dei giocatori, Dan e Ryan hanno visto la gara insieme al CEO Fienga e al nuovo general manager Tiago Pinto. Non si sono mossi durante la prima frazione di gara, complice la tensione per i due gol subiti ma anche un freddo tagliente che si è abbattuto da giorni nella Capitale. 

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Durante l'intervallo padre e figlio non sono entrati all'interno delle sale dello stadio ma sono rimasti seduti. O quasi. Perché molto velocemente i due si sono scambiati di posto: Dan Friedkin si è sistemato sulla poltroncina verso la Curva Sud, il figlio Ryan invece alla sua sinistra. Invertiti per scaramanzia? Ancora non si conosce questo aspetto dei nuovi proprietari della Roma, ma sul 2 a 0 per i biancocelesti probabilmente anche i Friedkin hanno provato ogni mossa utile. 

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Dan Friedkin inoltre si è presentato all'Olimpico anche con un vistoso tutore al ginocchio sinistro e le stampelle: dolorante, durante l'intervallo ha dovuto distendere la gamba su un'altra poltroncina, per poi risistemarsi elegantemente alla ripresa del match. I due americani impassibili anche dopo il terzo gol della Lazio firmato da Luis Alberto. I presidenti non hanno toccato il vassoio di dolci che gli è stato portato nel corso della ripresa dallo staff, ma hanno assistito in silenzio alla disfatta giallorossa. Dopo il terzo gol un solo accorgimento: Ryan ha cambiato nuovamente posto, sistemandosi vicino a Tiago Pinto, nella fila dietro al padre. Al termine del match tanto sconforto e molti punti interrogativi: Dan e Ryan Friedkin hanno prima voluto assistere a una parte dei festeggiamenti della Lazio, poi hanno lasciato lo stadio, affranti per come sia andato il loro primo derby della Capitale. 


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