El Shaarawy: "Felice del ritorno, mi serve tempo. Dzeko tornerà importante"

Le parole dell'attaccante giallorosso nella conferenza stampa di presentazione
El Shaarawy (ritorno dalla Cina)© LAPRESSE
7 min

ROMA - Stephan El Shaarawy è pronto a cominciare la sua seconda avventura alla Roma. L'attaccante giallorosso questo pomeriggio è stato presentato in conferenza stampa per raccontare i suoi primi giorni a Trigoria e i suoi obiettivi con la maglia della Roma. 

Come si sente fisicamente? Quando sarà pronto?
"Sono stato fermo qualche mese dopo la Nazionale. Mi sono allenato da solo, ho cercato di fare il massimo per arrivare a una buona condizione. Mi serve tempo per trovare la condizione migliore ma sto lavorando con i preparatori stilendo un programma. C'è tanta voglia ed entusiasmo di ricominciare con questa maglia". 

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Fonseca ha rinunciato agli esterni e giocando con due trequartisti. Ha parlato con lui?
"Sì abbiamo avuto modo di parlare il primo giorno che sono arrivato. L'attacco non è stato stravolto: il sono partito largo a sinistra per poi accentrarmi, un sistema simile a quello di Di Francesco. Io sono a disposizione per ricoprire tutti i ruoli dell'attacco". 

C'è molta concorrenza, è uno stimolo?
"Non è mai un timore. Soprattutto quando giochi ad alti livelli ti confronti con giocatori di grande qualità, e questo è uno stimolo. Per fortuna mi sono sempre confrontato con grandi giocatori, è uno stimolo. Più c'è concorrenza, più c'è qualità e possibilità di vincere". 

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Ha parlato con Dzeko?
"È sereno e col sorriso. Sono contento di averlo ritrovato, c'è un clima sereno". 

Ha avuto una lite nella sua prima esperienza alla Roma. Qual è la strada per riaverlo al 100%?
"Tutti sappiamo le sue qualità, ha grande personalità. Troverà da solo la strada per ritornare ad essere un giocatore importante per la Roma. Sono dinamine che nascono e muoiono nello spogliatoio, non sono un problema". 

Pregi e difetti del campionato cinese?
"È stata un'esperienza molto particolare, condizionata dalla pandemia. I primi sei mesi mi sono alternato tra club e Nazionale. Sono riuscito a vincere un trofeo, il mio primo da professionista sul campo. È stata una soddisfazione e un ricordo che mi porto dentro. Dopo la fine del campionato siamo stati fermi per sette mesi senza partite ufficiale. A livello calcistico non è stato molto semplice". 

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Cosa ha notato di diverso nella Roma?
"Sono molto contento di trovare queesta società, è stata un'accoglienza positiva. È come se non me ne fossi mai andato, qui ho costruito molto di più di un rapporto calcistico. Mi ha fatto piacere ritrovare tutte le persone presenti qui a Trigoria, e riceve l'affetto e la fiducia del presidente, di Tiago Pinto e del mister: mi hanno dimostrato subito grande inteeresse e fiducia. Adesso sta a me ripagare questa fiducia, spero di farlo il prima possibile".

Il suo rapporto con Dzeko in campo?
"A livello di sistema di gioco non è cambiato tantissimo. Giochiamo sempre con due esterni che possono giocare con Edin. Vedendo lo stadio vuoto manca l'incitamento e l'affeetto dei tifosi che qui all'Olimpico sentiamo parecchio, Mi auguro possa tornare tutto alla normalità". 

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Era abituato a un presidente che non c'era mai. Quanto conta avere la proprietà a Trigoria?
"Conta tanto per la squadra e l'ambiente sentire laa vicinanza del presidente, è una spinta maggiore per noi. Ho visto disponibilità da parte di tutti, è una cosa positiva. Poi sta ai giocatori trovare la responsabilità di fare il proprio lavoro con professionalità". 

Come mai non è arrivato a ottobre?
"È stata una situazione particolare, nel calcio poi non sempre i tempi coincidono. Poi fortunatamente è andata a buon fine e sono contento di essere qui. Non vedo l'ora di poter scrivere un altro capitolo importante con questa maglia". 

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Che idea si è fatto di questo campionato?
"Non ho mai smesso di seguire la Roma e il campionato. È una squadra che negli anni si è sempre posta l'obiettivo della Champions e anche di più, ha sempre avuto le pootenzialità per arrivare in alto. Il campionato è avvincente, tante squadre si sono rinforzate. Ho trovato una squadra che si aiuta, e questo è importante. Nei momenti difficili con l'unione se ne puòà sempre uscire. Noi dobbiamo sempre pensare partita in partita. Abbiamo l'obiettivo della Champions, vorrei cominciare come nel 2016, quando sono arrivato, per guadagnarmi un posto nell'Europeo". 

Una cosa deella città e della squadra?
"Ho ritrovato le persone con cui ho instraurato un rapporto. Nel periodo in cui sono stato lontano ho sempre sentito l'affetto della gente. Anchw quando sono tornato a febbraio dell'anno scorso a vedere una gara di Europa League ho visto tante gente che mi vuole bene, e questo è uno stimolo in più per cominciare alla grande". 

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