Roma, il rilancio di Dzeko ma contro il Braga il capitano sarà Cristante

L'attaccante bosniaco chiamato ad una risposta forte. In avanti ritroverà Mhkitaryan e Pedro
Roma, il rilancio di Dzeko ma contro il Braga il capitano sarà Cristante© LAPRESSE
Roberto Maida
4 min

Se è davvero «tutto risolto», come ha raccontato Fonseca ai giornalisti portoghesi, tocca a Edin Dzeko risalire la corrente per ripristinare la normalità. Titolare in coppa, titolare dopo cinque partite, titolare di una volta. One night stand, direbbero i Friedkin: trattasi di incontro occasionale senza certezze sul futuro. Una situazione strana, che riconduce attraverso un circuito spazio-temporale ai primi mesi vissuti alla Roma tra Garcia e Spalletti. Non stava bene, Dzeko, non era lui. Ne è uscito con la forza del mestiere: allenamenti, diete, gol.

Dzeko si riprende la Roma in Europa League

Dovrà uscirne anche stavolta, per un interesse personale che coincide con quello del “rivale” Fonseca. L’idiosincrasia, che la lite di Roma-Spezia ha soltanto esasperato fino al punto di non ritorno, può trasformarsi in sublimazione virtuosa se Dzeko riesce a rimettere il vestito da gala invece di trotterellare in pigiama. L’atteggiamento che ha mostrato domenica contro l’Udinese, incluso l’assist un po’ casuale per il 3-0 di Pedro, è un incoraggiante punto di partenza che Fonseca, già soddisfatto dei progressi osservati in allenamento, ha apprezzato. Per questo stasera Dzeko gioca. L’Europa League alla Roma interessa tantissimo, per il prestigio più che per le finanze. E il Braga, dove Fonseca ha vinto una Coppa di Portogallo, è una gita sensibile per l’allenatore, non disposto a eventuali figuracce. Quindi niente diminutio: questa partita conta quanto la prossima di campionato, che verosimilmente verrà gestita da Borja Mayoral. Anche se il nodo della fascia da capitano rimane solido: in molti, dentro allo spogliatoio, non hanno capito perché sia stata tolta al concessionario in aggiunta ai provvedimenti disciplinari già scontati. Stasera comunque, con Pellegrini in panchina, il capitano sarà Cristante.

Atleticamente Dzeko sta molto meglio, dopo la ripresa dal Covid e dopo 10 giorni passati a pensare che forse il mercato lo avrebbe sistemato altrove (Inter soprattutto). Rinvigorito dalla chiamata alle armi, a questi livelli è ancora il centravanti capace di scavare la differenza. Quattro anni fa, al livello dei sedicesimi di finale, segnò tre gol al Villarreal, sempre in trasferta. Oggi, a quasi 35 anni, non è in condizioni straripanti come allora ma contro il Braga cercherà di far valere il curriculum: 42 gol in 101 partite nelle coppe europee sono uno score sufficiente per intimidire avversari che non possono vantare un’esperienza qualitativa simile. Tra i difensori solo il vecchio Rolando, vecchio perché ha un anno più di Dzeko e perché è stato per anni un nome associato al mercato della Roma, ci si avvicina per credenziali (ma quasi certamente non giocherà).

Roma con il tridente 'anziano'

E così, se le indiscrezioni dell’ultimo allenamento verranno confermate, la Roma schiererà il tridente dei campionissimi ultratrentenni: Dzeko, classe ‘86, con alle spalle Mkhitaryan (‘89) e Pedro (‘87). Insieme fanno 49 titoli vinti in carriera, mica male. I tre non giocano insieme dal primo minuto dal 23 dicembre, Roma-Cagliari 3-2. Da quando Fonseca ha preferito guadagnare equilibrio con l’avanzamento di Pellegrini, anche a causa dei problemi fisici di Pedro, il tridente dei tenori non è più stato utilizzato. La serata portoghese può servire anche ad apprezzare la loro competenza in territori internazionali. Dzeko non ha mai vinto fuori dai confini, mentre Mkhitaryan e Pedro hanno già sollevato la Coppa Uefa (chiamiamola così per comodità) quando giocavano in Inghilterra.


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