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La Roma ha sette vite e non si abbatte mai. Ma dato che la sfiga ci vede benissimo, sette è anche il minuto maledetto di Braga-Roma: al 7’ del primo tempo l’infortunio di Cristante, al 7’ della ripresa quello di Ibañez. Dolori alla schiena per il primo (il classico “colpo della strega”), dolore al flessore destro per il secondo (se affaticamento o lesione lo stabiliranno gli esami strumentali) che aveva già accusato dei fastidi domenica. «Sarà difficile averli per la prossima partita» è la sentenza di un Fonseca preoccupato. Da oggi il tecnico sarà costretto a fare la conta dei disponibili.
Roma, emergenza totale in difesa
In vista della gara di domenica a Benevento e del ritorno dei sedicesimi (giovedì prossimo) c’è una vera emergenza nel reparto clou. Smalling è fuori dal 31 gennaio per una lesione al flessore e resterà ai box ancora per 8-9 giorni. Kumbulla si è fermato a poche ore dalla sfida con l’Udinese per un altro problema muscolare. Tra i 6 centrali in rosa (7 con Cristante) l’unico certo del posto è Mancini, sempre più leader al punto da finire la partita di ieri con la fascia di capitano. Fazio e Juan Jesus stanno bene, ma non sono stati inseriti in lista Uefa perché ai ferri corti con il tecnico. In Roma-Braga del 25 febbraio rivedremo quindi la stessa difesa inedita che ha concluso il match in terra portoghese? Probabile. Karsdorp-Mancini-Spinazzola (resta la speranza Kumbulla), con il motorino Veretout come “quinto” di destra e Bruno Peres sull’altra fascia. E siccome le energie vanno conservate - e dopo Roma-Braga c’è subito Roma-Milan - probabile che già al “Vigorito” uno tra Fazio e Jesus venga impiegato per dare riposo a qualcuno. Favorito l’argentino, ma non va esclusa a priori la presenza di entrambi.
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