Roma, l’incredibile settimana di Diawara e il retroscena di mercato

Il centrocampista guineano ha vissuto giorni tra alti e bassi. Ora sta tornando al top, ma a gennaio è stato vicino a lasciare Trigoria
Diawara (ceduto)© lapresse
Jacopo Aliprandi
4 min

ROMA - Domani contro il Benevento molto probabilmente si accomoderà di nuovo in panchina per lasciare spazio alla rodata coppia Veretout-Villar, ma Amadou Diawara sa di essere finalmente tornato un elemento prezioso per la Roma di Fonseca. Il centrocampista guineano è stato tra i migliori in campo contro il Braga, nella delicata sfida giocata giovedì sera in Portogallo, strappando gli elogi dei tifosi, del tecnico ma anche di Tiago Pinto che lo stima molto e che lo ha anche aiutato a rigenerarsi con parole di stima e sostegno. Anche durante gli ultimi giorni, visto che martedì (due giorni dopo San Valentino) Diawara ha dovuto fare i conti anche con la rottura dalla sua ormai ex fidanzata (che ha spifferato tutto sui social). Da professionista Amadou ha lasciato le vicende sentimentali fuori dal campo e contro i portoghesi ha finalmente dimostrato di essersi lasciato alle spalle un anno terribile. 

Nei primi mesi in giallorosso le cose erano anche andate bene, ma poi un anno fa l’avventura del ragazzo in giallorosso ha preso una piega totalmente diversa. La lesione del menisco riportata nella gara contro la Juventus, il 22 gennaio del 2020, è stata naturalmente la principale causa dei suoi problemi. Amadou aveva scelto di non operarsi ma di optare per la terapia conservativa, così per quarantatré giorni ha lavorato tra fisioterapia e riabilitazione per poi scendere in campo agli inizi di marzo in una partita della Primavera. Quando tutto sembrava passato, il Coronavirus lo ha fermato nuovamente con lo stop del campionato che non gli ha permesso di ritrovare gamba e ritmo, lasciandolo a casa con tanti punti interrogativi e incertezze sul futuro. Inevitabilmente il suo stop di cinque mesi (tra infortunio e lockdown) ha compromesso anche il suo rientro in campo: il centrocampista ha sì giocato titolare alla ripresa del campionato, ma senza incidere come faceva nei suoi primi mesi alla Roma. La sfortuna lo ha perseguitato anche all’inizio di questa stagione, quando si è ritrovato involontariamente al centro delle notizie per l’errore commesso dal club sulla lista dei giocatori utilizzabili per la gara contro il Verona. E non è finita: prima il caso aperto dal suo procuratore che dopo la panchina contro la Juventus aveva aperto alla cessione, poi la positività al Coronavirus che lo ha costretto a un mese di stop tra isolamento e scarsa condizione fisica. 

Diawara, retroscena di mercato

Sette partite saltate, poi tre gare da titolare in Europa League, ma soltanto una manciata di minuti in campionato e tante panchine che avevano ipotizzato un addio nella finestra di mercato appena chiusa. Le offerte non mancavano: addirittura dieci club tra Italia ed estero lo avevano cercato per tenerlo in prestito sei mesi e dargli la possibilità di giocare titolare fino alla fine della stagione. Nonostante le proposte (alcune anche allettanti) il ragazzo ha deciso di rimanere a Trigoria. Sia chiaro, per la Roma Diawara non è considerato di troppo come altri giocatori (Fazio e Juan Jesus in primis), ma come una risorsa preziosa per il presente e il futuro. Il guineano gode di grande stima tra lo staff tecnico e i dirigenti, ma soprattutto dal nuovo dirigente che si è insediato a Trigoria lo scorso gennaio. Tiago Pinto è infatti convinto che il ventitreenne possa essere uno dei giocatori su cui puntare in futuro: l’ex Benfica stima molto il ragazzo, è consapevole delle difficoltà avute negli ultimi dodici mesi e ha avuto una conversazione con lui proprio per rinnovargli la fiducia. E i risultati si vedono. Diawara lavora tanto a Trigoria, si impegna e soprattutto accetta le decisioni di Fonseca. A un anno di distanza dall’infortunio spera di essersi finalmente lasciato alle spalle la crisi per poter dimostrare alla Roma tutto il suo valore. 


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