© EPA
ROMA - Sarà Roma-Shakhtar, ma anche Fonseca contro il suo passato. Dopo il Braga, il tecnico portoghese affronterà in Europa League un'altra squadra che ha allenato, e che lo ha portato nel grande calcio richiamando l'interesse proprio dei giallorossi. Roma-Shakhtar è anche una "classica" delle competizioni europee, queste due squadre in Champions League si sono affrontate ben sei volte con uno score non favorevole per i giallorossi: due vittorie e ben quattro sconfitte.
L'ultimo incrocio però è stato più che positivo per i capitolini: il doppio confronto nel 2018 agli ottavi di Champions League. Sconfitta in Ucraina per 2 a 1 (con salvataggio clamoroso di Bruno Peres sulla linea di porta, con Alisson battuto), e vittoria per 1 a 0 all'Olimpico grazie alla rete di Dzeko. Il passaggio del turno - proprio ai danni della squadra allenata allora da Fonseca - portò alla grande impresa contro il Barcellona e alla conquista della semifinale di Champions.
La squadra di Luis Castro, tecnico che ha preso la panchina ucraina dopo l'addio di Fonseca, è riuscita a qualificarsi battendo ai sedicesimi di finale il Maccabi Tel Aviv: all'andata vittoria per 2 a 0 in trasferta, ritorno senza problemi con l'1 a 0 del club ucraino a chiudere definitivamente i giochi. Lo Shakhtar in questa stagione ha avuto un andamento molto altalenante in Europa: è riuscito a battere due volte il Real Madrid nei gironi di Champions, senza però trovare il secondo posto nel girone strappato dal Borussia Moenchengladbach. Gli ucraini sono riusciti comunque a strappare il terzo posto ai danni dell'Inter, escluso dalle competizioni europee. Pesano contro i tedeschi però le sconfitte per 4 a 0 e 6 a 0.
Lo Shakhtar si sta invece giocando il campionato con la Dinamo Kyev, squadra che attualmente si trova in prima posizione, con una lunghezza di vantaggio sugli uomini di Luis Castro. Nella Premier League ucraina gli arancioneri sono ancora imbattuti con nove vittorie e sei pareggi nelle prime quindici giornate di campionato (in Ucraina lo stop invernale è durato due mesi). Il risultato più importante è stato lo 0-3 ottenuto ai danni della Dinamo con i gol di Junior Moraes, Marcos Antonio e Alan Patrick.
Lo Shakhtar gioca principalmente con il 4-2-3-1, il modulo che già utilizzava Fonseca. Il portiere titolare è Trubin, davanti a lui Dodo, Kryvtsov, Vitao e Matvienko. Centrocampo con Stepanenko e Alan Patrick, sulla trequarti Marlos, Taison e Solomon, e Junior Moraes in attacco. Proprio il centravanti è uno dei principali problemi della squadra: lo Shakhtar non ha un vero e proprio bomber, basti pensare che fin qui il capocannoniere della squadra in campionato è Alan Patrick, centrocampista con quattro gol all'attivo.
Formazione tipo Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Trubin; Dodo, Kryvtsov, Vitao, Matvienko; Stepanenko, Alan Patrick; Marlos, Taison, Solomon; Junior Moraes.