Stadio della Roma, dove potrebbe sorgere? Venerdì l'incontro 

Scalera è l'uomo al quale i Friedkin hanno affidato l'importantissimo progetto stadio. I dettagli
Stadio della Roma, dove potrebbe sorgere? Venerdì l'incontro © ANSA
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Stefano Scalera, il nuovo dirigente al quale i Friedkin hanno affidato il dossier stadio, prepara l’incontro con il Comune fissato per venerdì. Sul tavolo l’individuazione della nuova area dove potrebbe sorgere il nuovo stadio, in tempi brevi e a costi contenuti. E’ sempre il proponente che deve scegliere la zona, con il Comune si cercherà di individuarne una che non abbia bisogno della variante urbanistica, perchè già adibita a centro sportivo, dove sarà necessario realizzare oltre allo stadio solo l’urbanistica accessoria, con i trasporti funzionali all’impianto già attivi. A Roma è difficile individuare aree con queste caratteristiche. I terreni di Tor Vergata sono di proprietà dell’Università, c’era una convenzione, che è scaduta, riguardante l’esclusivo intervento di Caltagirone. In quell’area è prevista la realizzazione della Cittadella dello sport universitaria, per fare lo stadio lì bisognerebbe accollarsi anche quei costi. Per Friedkin la parola d’ordine è risparmiare rispetto il progetto di Pallotta. Il Comune è rimasto spiazzato, anche se la Roma non ha mai firmato l’assunzione di impegno che l’avrebbe vincolata alla convenzione. Nell’incontro di venerdì la Raggi confermerà la massima disponibilità a realizzare lo stadio in un’altra area, ma ora il Comune dovrà sostenere le spese delle opere pubbliche previste per Tor di Valle, che in parte avrebbe coperto la Roma. L’adeguamento della Roma-Lido va realizzato lo stesso. Su Tor di Valle è intervenuto ieri sera l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori: "La lettera inviata dal nuovo management della Roma non riguarda le procedure in corso, non parla di ritardi, di disequilibrio di opere pubbliche o di problemi con Roma Capitale. La convenzione infatti è pronta, gli atti sono definiti da tempo, la conferenza dei servizi si è conclusa positivamente in Regione. Sarebbe bastata una firma per andare avanti. La Roma ci dice che oggi non ha senso pensare a una operazione che veda altro che uno stadio ridimensionato nella capienza e un atteggiamento più attento all'ambiente. Non entro oltre nel merito della nota in cui la società sportiva prende le distanze dal precedente management".

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Le possibili nuove aree dove far sorgere lo stadio della Roma

Il club giallorosso, seguendo le indicazioni di Friedkin, cerca un’area non lontana dal centro. Ostiense potrebbe andare bene. Bufalotta e Massimina restano come alternative, mentre il Flaminio è praticamente da escludere perchè, anche se si dovessero superare tutti i vincoli, non è possibile realizzare la copertura e resta il problema dei parcheggi. Non risponderebbe ai requisiti richiesti da Figc e Uefa, alla luce della legge dei nuovi stadi.

Ecco le conseguenze dopo lo stop della Roma

Parnasi si prepara a fare causa alla Roma e lo stesso potrebbe fare Vitek. Per il costruttore romano il danno è enorme. L’immobiliarista ceco avrebbe anticipato i soldi per evitare il pignoramento, ma avrebbe voluto in cambio una quota di minoranza nella Roma. I Friedkin non hanno mai preso in considerazione questa ipotesi. Così come sin dall’inizio non se la sono sentita di fare un investimento così importante come quello che aveva portato avanti per anni Pallotta con i suoi collaboratori. A tal proposito, era stata creata una struttura apposita riguardante lo stadio di Tor di Valle, ora le persone che se ne occupano, Loreti e la Rossignoli, sono in bilico.


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