La Roma attende dopo Pasqua lo studio del Campidoglio sulle aree disponibili per costruire il nuovo stadio della Roma, una volta abbandonato il progetto di Tor di Valle. Pietralata e Torrespaccata sembrano le soluzioni più praticabili. L’obiettivo è scegliere l’area e impostare il lavoro amministrativo prima della fine dell’anno, per ottenere un assenso di massima dal Comune pentastellato, in attesa dell’avallo del nuovo sindaco. L’orientamento è quello di costruire uno stadio da massimo 50.000 posti. Le aree prese in esame non necessitano di alcuna variazione al Piano regolatore. I costi non devono essere eccessivi per dotare l’area di infrastrutture di mobilità: niente ponti, treni, stazioni da rifare.
Le nuove mosse
Vitek acquisterà in ogni caso i terreni di Tor di Valle e il progetto cambierà con un parco a tema. L’immobiliarista ceco ha intenzione di rispettare l’impegno preso con Unicredit entro la scadenza stabilita del 31 marzo, in questi giorni stanno pagando tutti i vecchi fornitori per togliere le ipoteche dai terreni. Vitek intende allargarsi ancora, ha preso il controllo di Nova re, con un maxi aumento di due miliardi di euro e dopo l’acquisto delle proprietà di Parnasi è interessato a rilevare i terreni (100.000 metri quadrati) alla Magliana, di proprietà della famiglia Toti. Eurnova potrebbe desistere dall’intenzione di citare per danni la Roma. La società giallorossa e il Comune andranno avanti insieme per individuare una nuova soluzione per lo stadio, che abbia costi molto più contenuti rispetto a quelli preventivati dal progetto di Pallotta.
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