Roma, Friedkin furiosi con i giocatori: cosa è successo a Trigoria

Tiago Pinto vuole togliere gli alibi alla squadra che tra lamentele e litigi ha fallito ogni obiettivo
Roma, Friedkin furiosi con i giocatori: cosa è successo a Trigoria© ANSA
Roberto Maida
3 min

ROMA - L'allenatore è un tema, certo. Ma dei giocatori non parla nessuno? Come è possibile che un gruppo di professionisti molto ben remunerati, con un curriculum medio di assoluto rispetto, abbia sbagliato completamente la stagione? Sono le domande che i Friedkin e Tiago Pinto, appena sbarcati da altri mondi, si pongono in queste ore senza ovviamente potersi dare risposte certe. Di sicuro da ora in avanti la Roma cambia registro. Non vuole più dare alcun alibi ai giocatori, che troppo spesso in questi mesi hanno lamentato malesseri più o meno giustificati.

Roma, di chi è la colpa

L’ultimo caso paradossale è emerso nella settimana di Manchester United-Roma. Di ritorno dalla trasferta di Cagliari, Fonseca ha sottoposto la squadra a una dura (e insolita) seduta di allenamenti. In questo contesto si è fatto male El Shaarawy, infortunandosi allo stesso muscolo che lo aveva fermato nelle precedenti settimane. E a Old Trafford la Roma, come è noto, ha retto un tempo per poi liquefarsi. La circostanza ha creato un dibattito interno al gruppo. Ma il rilievo era di segno totalmente opposto a quello dei mesi scorsi, quando a Fonseca veniva rimproverato addirittura un ritmo di allenamenti troppo blando. Non può essere insomma sempre colpa dell’allenatore. E questa logica dello scarico di responsabilità non piace, né ai Friedkin né a Tiago Pinto. Per perseguire obiettivi importanti occorre unità d’intenti, è necessario far coincidere l’interesse personale e quello collettivo.

Cosa farà Tiago Pinto

A Trigoria, specialmente dopo il famoso ammutinamento di gennaio, troppe situazioni hanno minato le motivazioni del gruppo, creando i presupposti di un finale di stagione imbarazzante. Sarebbero stati i giocatori, più dell’allenatore, a dedicarsi inconsciamente all’Europa League trascurando il campionato. Da questo momento in poi certi comportamenti non verranno più tollerati. E Tiago Pinto, che ama i colloqui individuali più delle sfuriate nello spogliatoio, analizzerà le posizioni e le aspettative di ciascuno (non solo gli esuberi) per capire chi sia ancora in sintonia con i programmi di rilancio della Roma.

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