Roma, l’arrivo di Mourinho allontana Mkhitaryan. Ecco le liti tra i due

Tecnico e giocatori avevano vissuto due anni turbolenti al Manchester United: "È stato l'allenatore più difficile della mia carriera"
Roma, l’arrivo di Mourinho allontana Mkhitaryan. Ecco le liti tra i due© REUTERS
Jacopo Aliprandi
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ROMA - Se da una parte la notizia dell'arrivo di José Mourinho ha scatenato tifosi e giocatori, dall'altra invece può allontanare un calciatore da Trigoria. Si tratta di Henrikh Mkhitaryan in scadenza di contratto con la Roma e con un passato burrascoso con lo Special One. I due non allo United non si sono mai sopportati, arrivando anche contrasti verbali che hanno portato all'addio di MKhitaryan e al suo passaggio all'Arsenal. Un feeling mai nato, due caratteri diversi e vicini a incontrarsi di nuovo. Oppure no. 

Ritorniamo ai due anni al Manchester United, dal 2016 al 2018. A raccontare le scintille tra i due ci ha pensato Mkhitaryan in un'intervista rilasciata al blogger russo Yevgeny Savin nel marzo 2020: "Se Mourinho è l’allenatore più difficile della mia carriera? Sì, potrei dire di sì. Una volta a colazione Mourinho mi vide e mi disse: 'Per colpa tua la stampa mi critica'. E io risposi: 'Davvero? Non lo faccio certo di proposito'. E' stato l'allenatore più duro che ho avuto in carriera, è un vincente di natura e vuole che tu faccia quello che ti chiede. Ci sono state divergenze e conflitti, che per fortuna non hanno messo a repentaglio i trofei vinti - ha dichiarato l'armeno sulla prima stagione, quando lo United vinse Community Shield, Coppa di Lega ed Europa League -. Se è vero che mi ha attaccato dopo la partita e mi ha spinto dicendo che dovevo allenarmi di più? Si è vero. Tutto è iniziato da lì. Ho pensato: "Non ho altro da aggiungere al Manchester. Lavoro, presso, aiuto la squadra, segno e qualcuno è anche insoddisfatto. Non volevo perdere tempo, ma solo giocare a calcio".

La vera rottura però arrivò la stagione seguente, tra novembre e dicembre 2017, quando Mourinho spedì l'armeno in tribuna per sei partite consecutive senza avere infortuni. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, il segnale che per Mkhitaryan era il momento di cambiare aria. E così fece: "Sapevo che Wenger e l'Arsenal erano interessati a me, ai tempi dei conflitti con Mourinho. Wenger mi voleva con i Gunners. Passare con loro è stato coronare il sogno che avevo da bambino. Molti giocatori francesi avevano indossato quella maglia in passato: Henry, Pires, Bergamp, Petit, Vieira. Ero appassionatissimo.Poi, con l'arrivo degli Emirati Arabi, hanno iniziato ad avere problemi economici e hanno iniziato ad investire sui giovani. Trasferirmi all'Arsenal di Wenger è stato un sogno, una favola". 

E chissà che il motivo del mancato rinnovo del contratto sia proprio per "colpa" di Mou. Il trequartista armeno ha ormai sul tavolo la proposta della Roma da metà gennaio. Un contratto che è rimasto ancora in stand-by e che Mkhitaryan non ha ancora firmato. Il club giallorosso si sta interrogando sul suo futuro, ha più volte incoraggiato il trentaduenne a firmarlo per continuare il percorso insieme, ma l'arrivo di Mourinho potrebbe cambiare tutto. Nella Roma solo una persona potrebbe essere insoddisfatta dell'arrivo del portoghese, ed è Mkhitaryan.

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