Roma, la notte magica di Zalewski tra esordio e gol: tutto sul talento della Primavera

Classe 2002, il fantasista contro il Manchester è sceso per la prima volta in campo con la prima squadra
Roma, la notte magica di Zalewski tra esordio e gol: tutto sul talento della Primavera© LAPRESSE
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ROMA - Per la Uefa la terza rete della Roma è stato un autogol di Alex Telles, per i tifosi e tutto il club invece quel gol è tutto di Nicola Zalewski. Esordio assoluto tra i professionisti per il talento polacco, stella della Primavera di Alberto De Rossi e grande prospetto della Roma. Nicola ieri sera contro il Manchester United ha fatto per la prima volta il suo ingresso in campo in un match tra i grandi, entrando al 76' al posto di Pedro. Una prova di personalità, senza nascondersi ma con la voglia di incidere nel match. E lo ha fatto. Dopo sette minuti il talentino giallorosso ha schiacciato un pallone in area di rigore che ha sbattuto su Alex Telles imbucandosi in porta. Tutta la Roma è corsa ad abbracciarlo, per lui è stato un esordio da sogno. Purtroppo il gol per l'Europa League non è da attribuire a lui ma all'errore del terzino portoghese, ma per lui è stata comunque una notte da favola: "È stata una bella serata, abbiamo portato a casa una vittoria. Siamo stati condizionati dall'andata e dagli infortuni, ma torniamo a casa con una vittoria - ha dichiarato a fine partita -. Al mio ingresso in campo ero emozionato ma sapevo cosa fare. Penso di aver dato tutto, sono soddisfatto. Ringrazio i miei compagni per avermi aiutato, ringrazio anche il mister per la fiducia. I compagni ci hanno aiutato molto. Questo risultato e il gol che ho fatto è grazie a loro".

Domani festeggerà a Trigoria con i suoi compagni di squadra, sperando presto di poter scendere di nuovo in campo con i grandi. Avrà tutto il tempo, il futuro è suo. Nato a Tivoli ma di origini polacche (nel 2019 ha esordito con l'Under 20 della Polonia e in futuro indosserà quella maglia anche con la maggiore), il fantasista è uno dei giovani su cui puntare per il futuro.

Nicola avrebbe potuto esordire già a dicembre in occasione della gara in Bulgaria con il CSKA Sofia, ma il Covid lo ha frenato. Quest'anno Fonseca lo aveva portato in panchina negli incontri contro i bulgari (all'andata), il Cluj e il Benevento. Non era ancora riuscito a trovare la gioia dell'esordio, lo ha fatto in una semifinale di Europa League. 

I genitori di Zalewski sono originari di Lomza, una cittadina a 150 chilometri da Varsavia. Il padre nel 1989 fu costretto a lasciare il paese dopo essersi rifiutato di prestare servizio militare durante il regime comunista. Lui e la sua famiglia sono emigrati a Poli, piccolo comune a pochi chilometri da Roma. Qui Nicola ha conosciuto il calcio, trascorrendo i pomerigg sul campo dell'attuale Spes Poli, tanto da diventare la mascotte della squadra. 

Ha trascorso i suoi primi anni da giocatore nello Zagarolo. Durante un torneo a Borgata Finocchio, nel 2017, l'osservatore Stefano Palmieri, mandato lì da Bruno Conti, lo ha cominciato a visionare offrendogli un provino a Trigoria. Da lì non ci sono stati più dubbi sul suo talento: Nicola non ha più lasciato il Fulvio Bernardini cominciando il suo percorso di crescita nelle varie giovanili del club giallorosso. In questa stagione ha totalizzato sette gol e cinque assist in diciassette presenze, numeri importanti come la maglia che indossa: la 10, a Roma sacra. Un anno e mezzo fa ha firmato il primo contratto da professionista fino al 2022 e poi l'ha già rinnovato fino al 2024. Un sogno che si avvera, un ragazzo destinato a salire in prima squadra e a fare presto il salto di livello. Lui sogna di poter essere allenato da Mourinho, nei prossimi mesi la Roma deciderà se mandarlo in prestito o se dargli una chance di crescere a Trigoria sotto lo Special One. 


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