Fonseca: "Senza infortuni saremmo più in alto. Lascio la Roma con orgoglio"

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro la Lazio
Fonseca: "Senza infortuni saremmo più in alto. Lascio la Roma con orgoglio"© LAPRESSE
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ROMA - Vigilia di campionato, vigilia di derby. Penultima sfida di questa stagione, la Roma di Paulo Fonseca domani sera sfiderà la Lazio per cercare di centrare la prima vittoria stagionale in un big match e riuscire a battere gli acerrimi rivali dopo il ko per 3-0 dell'andata. Questo pomeriggio il tecnico Fonseca è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match. 

Problemi della difesa. Perché questo gruppo non è riuscito a fare il salto di qualità?
"Sapevamo come avrebbe giocato l'Inter, non abbiamo giocato una gara di contenimento ma volevamo avere l'iniziativa e così abbiamo fatto. Abbiamo avuto occasioni, nel secondo tempo abbiamo giocato nella loro metà campo ma ovviamente è rischioso. Abbiamo sbagliato nel gestire i contropiedi: non abbiamo reagito nella marcatura preventiva e al momento della perdita del pallone. Abbiamo lasciato l'Inter uscire in contropiede facendoli giocare principalmente con Lukaku. L'Inter non ha creato molto, solo in contropiede e ha fatto gol. Quando sbagliamo le altre squadre fanno gol, questo è un problema". 

Nel derby d'andata Luis Alberto e Lazzari fecero molto male. Ha pensato di affrontare questa gara in maniera diversa?
"Sì abbiamo preparato strategicamente la partita in modo un po' diverso. Nell'ultima gara abbiamo fatto pressione nella prima fase di costruzione e siamo stati poco equilibrati e loro sono usciti in contropiede. Abbiamo preparato questa partita per non far uscire la Lazio in contropiede perché sono pericolosi". 

Una Roma più coperta?
"Abbiamo una strategia in questa partita, dobbiamo essere più equilibrati. La Lazio è pericolosa in contropiede". 

Come mai il divario con la Lazio? Colpa solo degli infortuni?
"È stata una stagione difficile con gli infortuni di giocatori importanti. Con tanti giocatori a disposizione saremmo potuti arrivare in un'altra posizione". 

Lascia la Roma con rimpianti?
"Lascio con grande orgoglio per essere stato l'allenatore della Roma. Quando lasciamo c'è un sentimento di ingiustizia, ma per me non è così. Sono orgoglioso di essere stato l'allenatore della Roma, aver avuto il rispetto di tutto, l'ammirazione e la simpatia per i tifosi". 

C'è un problema di motivazioni dei giocatori?
"Quando vinciamo o perdiamo mi faccio tante domande. Io sono il principale responsabile della squadra, e cerco sempre soluzioni sia quando sbagliamo collettivamente, sia quando sbagliamo individualmente". 

Tornerà col modulo con la difesa a tre?
"No, giocheremo a quattro". 

Cosa non ha funzionato nel sistema difensivo?
"Non è solo un problema della difesa ma della squadra. Non avere Smalling per tutta la stagione ci ha creato problemi. Abbiamo giocato molte volte con difensori giovani. La Roma non lascia tante situazioni altre altre squadre, ma abbiamo fatto degli errori. Molti gol subiti sono più errori nostri di costruzione che dell'avversario. Ma non abbiamo avuto mai la stabilità difensiva per gli infortuni". 

Recentemente è tornato al 4-2-3-1, perché?
"Abbiamo avuto due moduli per questa squadra. Questa scelta dipende dalla risposta della squadra e dal momento. Adesso abbiamo cambiato e i giocatori hanno fatto bene. I cambi servono anche per motivare la squadra e creare nuove dinamiche". 

Emozioni del primo derby e di domani?
"La motivazione è la stessa, ma non ci saranno i tifosi e quello che ho vissuto nel primo derby è stato unico. Domani non avremo i tifosi che sono importanti per noi, ma vogliamo essere motivati perché è una gara importane e mi aspetto i giocatori motivati per vincere". 

Come sta la squadra?
"Sta bene, anche se non abbiamo avuto tempo per recuperare i giocatori. La squadra sa dell'importanza della partita, i giocatori sono motivati e sappiamo quanto sia importante vincere". 


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