Roma, il portiere è una priorità. Ecco i nomi

Giallorossi quartultimi per rapporto tra gol potenziali e presi: ce ne sono 8 in più. Rui Patricio in pole. O Musso
Roma, il portiere è una priorità. Ecco i nomi
Roberto Maida
2 min

Forse non diceva una sciocchezza Paulo Fonseca quando indicava negli «errori individuali» la principale causa dei gol incassati dalla sua Roma. Certo, un assetto instabile rende insicuri difensori e portieri accrescendo la possibilità di una papera. Ma analizzando con i numeri Opta il campionato appena concluso, si scopre un dato interessante: dopo le tre retrocesse la Roma è la squadra di A con il più alto differenziale negativo tra i cosiddetti expected goals, cioè il numero di situazioni di pericolo che una difesa deve affrontare, e le reti effettivamente concesse. Nel dettaglio: i gol al passivo sono stati 55, compresi però i tre a tavolino di Verona, su una stima verosimile di 47,1. Quindi ci sono 7,9 reti in più di quanto la squadra avrebbe “dovuto” prendere secondo i match analyst. Soltanto Parma (21,1), Crotone (19,1) e Benevento (10,1) hanno fatto peggio. Curiosamente invece sul lato offensivo, la Roma ha raccolto più o meno ciò che ha seminato: 68 gol contro 68,1 “expected”.

Musso e Raui Patricio i nomi sul taccuino di Tiago Pinto

Da qui nasce l’esigenza primaria di reperire un portiere affi dabile sul mercato. Si tratti di un investimento su un giovane alla Musso o su un professionista navigato come Rui Patricio, Tiago Pinto non può sbagliare la scelta. Mirante è già stato accompagnato all’uscita, visto che il contratto è scaduto. Decisione sofferta, per uno dei calciatori più stimati del gruppo, ma determinata dall’idea di ringiovanire il reparto: il suo posto potrebbe essere preso da Daniel Fuzato, che nelle ultime settimane ha dimostrato di essere all’altezza della Roma. Piazzare Pau Lopez sarà più difficile, perché Petrachi lo pagò 22 milioni più la metà di Sanabria due anni fa: non è un patrimonio che si può svendere, tanto più adesso che si sta curando dopo l’operazione alla spalla collassata a Manchester. E poi occhio a Robin Olsen, che rientra dal prestito all’Everton. A Trigoria sperano che gli inglesi decidano di tenerlo, almeno per un altro anno
in prestito, ma al momento non hanno ricevuto segnali in questa direzione.

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