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L’avevano pensata proprio così, Dan e Ryan Friedkin: tutti i riflettori su José, mentre loro - che amano lavorare nell'ombra - continuano l'opera di consolidamento del club. E dunque, mentre Roma si preparava a farsi ammaliare dallo charme di Mourinho, il proprietario del club e suo figlio hanno incontrato in Campidoglio la sindaca Virginia Raggi. Una chiacchierata durata 10 minuti, prima che alla Terrazza Caffarelli si accendessero i microfoni per la conferenza stampa dello Special One. Oggetto del meeting: formalmente, un saluto istituzionale. Ma un rapido confronto sul nuovo stadio della Roma c'è stato. «Why? Perché?». Dan e Ryan negli ultimi giorni si sono posti questa domanda. Perché la revoca della delibera sulla pubblica utilità, necessaria affinché il progetto Tor di Valle tramonti per sempre e ne nasca un altro, tarda ad arrivare? (...)
Le problematiche
La Raggi ha illustrato brevemente agli americani l'impasse politico, generato dal timore di esporre l'amministrazione a una causa milionaria da parte prima di Eurnova e ora dell'immobiliarista ceco, Radovan Vitek, il quale martedì ha acquistato i terreni proprio dalla società di Luca Parnasi. (...) Al punto che, ieri pomeriggio, il gruppo del M5S in assemblea capitolina ha chiesto alla sindaca di ritirare la delibera per "attualizzarla" in virtù del nuovo interlocutore. (...) Lo scenario potrebbe convincere la Raggi a fare un passo indietro sul tema e far riscrivere daccapo il documento. (...) Ostiense e l'ex Velodromo all'Eur restano in piedi, ma la netta sensazione è che il primo vero passo in avanti si avrà a scrutinio chiuso, quando cioè i romani (in autunno) avranno scelto la loro guida per i prossimi 5 anni.
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