Roma, leader Cristante: da Mancini a Mourinho lo amano tutti

Riservato ma sempre più protagonista. Dal trionfo azzurro al giallorosso: lo Special One lo aspetta
Roma, leader Cristante: da Mancini a Mourinho lo amano tutti© Getty Images
4 min

ROMA - Riservato, schivo e di poche parole. Questo è il Bryan Cristante visto in pubblico, quello che non ama stare al centro dei riflettori ma che preferisce i fatti alle parole. Il Cristante invece che viene descritto da amici, giocatori e allenatori è tutt’altro, in primis un uomo che non lascia mai solo il compagno di squadra, pronto sempre al sacrificio per il bene del gruppo e del suo allenatore. In poche parole un leader silenzioso, un amico e il giocatore ideale per ogni tecnico. Il popolo italiano se ne è accorto in questo Europeo, vissuto da prima riserva (di lusso) del centrocampo azzurro ma anche da grande protagonista nella finale contro l’Inghilterra. Perché al suo ingresso in campo, all’inizio del secondo tempo al posto di Barella, l’Italia ha cambiato ritmo: merito del ventiseienne che ha portato maggiore fisicità a centrocampo e nuove soluzioni offensive. E infatti sul gol di Bonucci c’è il suo decisivo zampino, quel colpo di testa ad allungare la traiettoria del corner che ha favorito prima la girata di Verratti e poi il tap-in vincente del difensore centrale. Insomma, la sua presenza in questo Europeo si è fatta sentire eccome.

SELEN E SPINAZZOLA - L’immagine particolarmente apprezzata dai tifosi della Roma è la sua corsa verso Spinazzola pochi secondi dopo l’infortunio al tendine d’Achille nel match contro il Belgio. Il centrocampista non lo ha mai lasciato solo fino al momento dell’uscita dal campo, e anche quando il terzino è rientrato nella capitale lo ha chiamato quotidianamente per sincerarsi delle sue condizioni. Ogni giorno una chiamata al suo amico, ogni giorno più di una videochiamata alla sua compagna Selene e alle sue due bambine che giovedì prossimo saranno battezzate a Forte dei Marmi. Le due piccole gemelle domenica sono rimaste nella capitale, Selene è invece volata a Londra insieme alla moglie di Spinazzola e a Goldaniga, difensore del Sassuolo e grande amico di Cristante dai tempi del Palermo. Il centrocampista alla fine della partita ha anche mantenuto la promessa fatta alla compagna: durante i festeggiamenti è corso sotto la tribuna e le ha mandato un grande bacio. Per un ragazzo timido e riservato come Cristante è già tantissimo.

IL MESSAGGIO - Nonostante la sua riservatezza era impossibile non celebrare la vittoria dell’Europeo su Instagram: "Non amo i social e non mi piace parlare troppo. Son fatto così. Preferisco dare tutto quello che ho in campo, con impegno, passione e sacrificio. Ma oggi voglio urlare a gran voce la mia gioia: noi italiani siamo campioni d’Europa. È un orgoglio per me far parte di questo gruppo di grandi calciatori, ma soprattutto uomini veri. È un orgoglio per me poter difendere questa maglia così carica di responsabilità. La maglia di un paese intero".

MOU LO ASPETTA - Parole da leader, elogiato dal ct Mancini, e pochi giorni fa anche dal suo nuovo allenatore alla Roma, José Mourinho: «È un giocatore meraviglioso in un gruppo, lo aspetto a braccia aperte». Ma prima degli allenatori, a far cambiare la percezione di Bryan ai tifosi giallorossi è stato De Rossi: "Vorrei altri cento di giocatori come lui - aveva dichiarato nella sua conferenza stampa d’addio alla Roma -. Perché anche se non è nato a Roma ci mette l’anima, da romanista". Per il suo club si è sacrificato giocando un’intera stagione da difensore centrale, rischiando anche di perdere l’Europeo: anche per questo la Roma gli è grata e a settembre non è escluso un adeguamento del contratto. Un riconoscimento per quanto fatto in queste stagioni, dentro e fuori dal campo. Da vero leader silenzioso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA