Roma, Spinazzola: “Il tendine migliora, sono felice. Scriverò un libro sull’Europeo”

Le parole del terzino giallorosso, ora a Trigoria per la riabilitazione
Roma, Spinazzola: “Il tendine migliora, sono felice. Scriverò un libro sull’Europeo”© ANSA
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ROMA - Leonardo Spinazzola è al lavoro a Trigoria per recuperare dall'infortunio al tendine d'Achille per poter rientrare presto in campo con la maglia della Roma. Il terzino intanto oggi ha rilasciato un'intervista a Sky ricordando la vittoria dell'Europeo, arrivata esattamente un mese fa. 

Come stai?
“Molto bene, sto lavorando tanto. Rivedo tanti risultati nel mio tendine, sono molto felice”.

L’11 luglio 2021.
“Al primo posto delle mie giornate migliori. I figli sono giornate indimenticabili, hanno un altro livello di emozione, ma calcisticamente ed emotivamente non ha paragone. Nella mia carriera non potevo desiderare di meglio”.

Cosa ti è passato per la testa durante Belgio-Italia?
“Ho pensato che doveva succedere in quel momento, doveva interrompersi così all’istante. Dopo mezz’ora già pensavo al rientro”.

Quale partita ti viene in mente per prima?
“Quella con l’Austria, quella più combattuta fino a quel momento. Abbiamo sudato contro una squadra intensa e aggressiva, abbiamo capito che eravamo un grande gruppo. Ci siamo riuniti nella difficoltà, non abbiamo mai mollato. Facevamo sembrare tutte le gare facili, quella è stata la prima in cui abbiamo sofferto tutti insieme”.

Cosa ti hanno dato Mancini e Vialli?
“Il mister è stato formidabile da subito, ci ha detto subito che potevamo vincere. Ci ha trasmesso grande serenità e tranquillità, anche prima della finale. Gianluca è il saggio, una parola sempre al momento giusto. Poche parole, ma davano sempre un pensiero bello e profondo”.

Hai festeggiato anche Jacobs e Tamberi.
“Sono stati 20 giorni incredibili, avevo i brividi per quello che avevamo passato noi. Sapevo cosa stessero pensando, cosa stessero provando dentro. Hanno fatto la storia, come noi”.

Scriverai un diario di questa estate?
“Sarà un libro solo dell’europeo, non della mia vita. Quello che ho vissuto personalmente, cercherò di far vedere quello che ho passato io e quello che abbiamo passato in quei giorni incredibili. Quello che eravamo, quello che siamo e farò passare tutto ciò in un libro che uscirà a settembre, settembre-ottobre. Ci sarà modo di parlare di questo”.

Il mondiale?
“Speriamo, significa che avremo vinto anche quello. Sarò felice!”.

Vi sentite ancora con gli altri compagni?
“Tutti i giorni! La mattina il buongiorno, neanche con mia moglie faccio questo!”.

L’inno che ci ha accompagnato c’è ancora?
“Suoneria no, altrimenti si svegliano i bimbi. Ho la vibrazione, qualche musica la inviamo nel gruppo, anche per ricordare tutti i video che facciamo, che siamo con le nostre famiglie, facciamo ballare i figli. Tutti i giorni ci scriviamo qualcosa”.


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