Roma, Mourinho: “Non ho il diritto di chiedere altro dal mercato. Abraham convocato”

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro la Fiorentina
Roma, Mourinho: “Non ho il diritto di chiedere altro dal mercato. Abraham convocato”© AS Roma via Getty Images
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ROMA - Riparte la Serie A, nasce ufficialmente la nuova Roma di José Mourinho. Dopo la prima vittoria in Conference League contro il Trabzonspor, i giallorossi domani sera scenderanno in campo in un Olimpico quasi sold out per affrontare la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Questo pomeriggio Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match. 

Come sta la squadra?
"Le vittorie aiutano a recuperare. Quando si vince, la stanchezza non è la stessa di una sconfitta. Nessun infortunio dalla partita, né piccoli né grandi. Stiamo bene e siamo preparati. Abbiamo giocato 48 ore fa, ma il calcio di oggi è così. Si gioca ogni tre giorni e abbiamo una rosa che può aiutare nei momenti di difficoltà. È l'inizio di stagione e abbiamo bisogno di giocare. Non farò tanti cambi per la gara contro la Fiorentina. Abbiamo 4 partite di file, domani è la seconda. Non dobbiamo pensare alla stanchezza ma all'evoluzione della squadra". 

Parlava dell'aiuto del pubblico per giovedì. Domani ci sarà quasi tutto esaurito. Quanto può aiutare il pubblico a ridurre quel gap dei 16 punti della scorsa stagione dalla Champions.
"I tifosi possono aiutare ma anche giocare, è un modo diverso di andare allo stadio. Qualche volta sono lì per aiutare, altre volte invece per giocare. Spero che saranno all'Olimpico per giocare. La passione è grande, ho giocato a Roma come avversario e avevo capito questa passione. Se facciamo la formula passione più i tifosi, giocheranno con noi. E sarà molto difficile per una squadra buona come la Fiorentina". 

In ogni intervista dice che le manca qualcosa in rosa. 
"Oggi quello che mi manca sono i tre punti di domani. Sono lì per le due squadre, li vogliono tutti quei tre punti. Adesso penso solo a quello. Vogliamo vincere. Io ho cercato di spiegare il meglio possibile che il nostro è stato un mercato di reazione, perché abbiamo perso due giocatori che non ci aspettavamo e abbiamo dovuto comprare altri elementi. Per questa ragione non abbiamo preso qualche giocatore che nella mia analisi sarebbe importante per equilibrare la rosa. Ma quando la società fa lo sforzo per questa reazione fantastica non ho il diritto di mettere pressione, non faccio richieste in più e non mi nascondo dietro una parola che sarà chiave: il tempo. Il tempo è una parola chiave del progetto e la parola che mi ha portato qui alla Roma. Capisco perfettamente che sarà complicato fare qualcosa in più sul mercato, e adesso il mio compito è lavorare con tutti i giocatori che abbiamo in rosa. Abbiamo tempo per fare qualcosa di più: se non si fa adesso si farà a gennaio o la prossima estate. Vorrei che fosse l'ultima volta che parlo di mercato. Sono molto contento dello sforzo della Roma, e di come la società è viva nel progetto. Non ho il diritto di chiedere niente di più. Lavoriamo con quello che abbiamo, e lo facciamo con il feeling che mi piace avere: giocare sempre per vincere, anche contro squadre che hanno più potenziale di noi". 

La Fiorentina ha cambiato allenatore. Come prepara la partita di domani: guardando le ultime amichevoli della Fiorentina o lo Spezia di Italiano?
"Hanno scelto Gattuso e poi Italiano, hanno scelto molto bene. Preparo la partita con un po' di tutto. Gli analisti hanno lavorato pensando un po' alla filosofia dell'allenatore e abbiamo analizzato i suoi principi di gioco. Abbiamo visto anche le gare della Fiorentina attuale. Sarà una partita difficile: allenatore e giocatori con qualità. Quando giochiamo contro un allenatore che ha già lavorato nel club per due o tre anni ci sono maggiori difficoltà, ma Italiano è un bravo allenatore e anche io sono un bravo allenatore. Le nostre squadre giocano già abbastanza bene per essere allenate da poco". 

Il campo dell'Olimpico contro il Raja Casablanca non era in ottime condizioni. È preoccupato?
"Il clima inglese aiuta tanto per la qualità dei campi. Paragonare l'Inghilterra con qualche altro paese è difficile. Sarebbe cattivo dire che c'è un rapporto sull'infortunio di Smalling e il campo. Il campo non stava messo bene, ho dei dubbi che domani sarà bello ma ho fiducia nella professionalità e nell'orgoglio della gente. Penso che dopo una settimana dall'ultima partita il campo sarà accettabile. Poi quando giocherà la prossima settimana la Lazio sarà ancora più bello. Il mio Instagram è senza filtri, è cattivo: nessuno può controllarlo. Con un po' di pressione da parte di noi tutti possiamo far sì che i campi siano a un livello migliore. Quando guardo il livello degli allenatori che sono in Serie A e altri che adesso non ci sono più come Contre, Gattuso e Ranieri, penso che vogliamo tutti il calcio di qualità e servono quindi anche i campi di qualità". 

Come sta Abraham?
"Domani sarà convocato. Non si è allenato con la squadra però le regole sono per essere rispettate. Ha fatto un buon lavoro con il Chelsea e ha giocato anche partite amichevoli di alto livello contro Arsenal e Tottenham. È preparato dal punto di vista fisico per giocare. È stata una settimana difficile per lui, tra viaggi, visite e documenti da firmare tra Roma e Londra. Abbiamo tre attaccanti e siamo contentissimi". 

Come giudica il processo di maturazione di Reynolds? Che valutazione è stata fatta su Florenzi?
"Reynolds lo conosco da un mese. È impossibile per me fare un'analisi sulla sua evoluzione perché non ho altri parametri. Fisicamente ha una fantastica condizione per essere un terzino. Tecnicamente è un ragazzo che è arrivato da una realtà completamente diversa e che deve migliorare. Ma è normale, è giovane e non ha mai giocato in Europa. Florenzi? Il miglior modo per rispondere è fargli gli auguri per una buona stagione. Se possibile può finire dietro di noi ma spero possa essere felice a Milano. Ho parlato con lui e nella sua testa era perfettamente chiaro che voleva andare al Milan, e quindi lo abbiamo lasciato andare per fargli esaudire il suo desiderio". 

Il concetto di tempo alla Roma è cambiato per la Roma o è cambiato Mourinho?
"La Roma è un club gigante, della dimensione di tanti altri club dove sono stato. Però questo è il progetto. Quando sono arrivato al Chelsea, all'Inter e al Real Madrid i progetti erano ovvi e per vincere oggi. La Roma è in una situazione diversa: è un club che non vince da tanto, che ha finito la scorsa stagione a 29 punti dallo scudetto. Ovviamente serve tempo. Il tempo nel calcio è una cosa importante perché la realtà è il pragmatismo dei numeri. Cioè che non vinciamo da tanti anni e che abbiamo chiuso il campionato al settimo posto. Serve tempo, organizzazione all'interno del club, lavoro invisibile. Per ogni partita però ti dico che sarà per vincere". 

I Turchia i terzini si alzavano insieme e sbagliavano tanti cross.
"Quando giocavano in Inghilterra dicevo ai miei "Mi mancano le conferenze stampa in Italia perché si parla di calcio". Adesso però non voglio più parlare di tattica (ride, ndr). Siamo arrivati a tante situazioni di cross e abbiamo sbagliato tanto. Spingere con due terzini allo stesso tempo? Possiamo farlo, ma non sempre insieme. E' più difficile per l'avversario se non sa come attacchiamo: ci sono diversi modi per spingere sulle fasce. La qualità del cross  dipende dalle caratteristiche del giocatore ma anche alla fiducia di quel momento. Vedendo i miei terzini dico che hanno qualità e cerchiamo di sviluppare il gioco offensivo con più soluzioni". 

Quali sono le squadre più attrezzate rispetto alla Roma?
"Voi sapete la risposta. È il pragmatismo della classifica. Se tu guardi la classifica non è difficile capire la distanza. Noi vogliamo essere lasciati tranquilli, poi alla fine del campionato si vedrà. Però scenderemo sempre in campo per vincere. Quando giocheremo contro Inter, Juve, Milan e Atalanta, squadre lo scorso anno più forti di noi, non cambieremo il nostro discorso". 


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