Mourinho: “Roma, grande spirito e sacrificio. I tifosi? Io sono uno di loro”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto contro la Fiorentina: "Shomurodov e Abraham possono giocare insieme. Complimenti ai viola e all'arbitro"
Mourinho: “Roma, grande spirito e sacrificio. I tifosi? Io sono uno di loro”© ANSA
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ROMA - Buona la prima per la Roma di José Mourinho. La squadra giallorossa ha battuto all'esordio in campionato la Fiorentina 3-1 grazie alla rete di Mkhitaryan e alla doppietta di Jordan Veretout. Al termine del match Mourinho è intervenuto ai microfoni delle emittenti televisive: “La partita è stata molto bella, anche se non abbiamo giocato molto bene. La Fiorentina è stata brava, noi meglio 11 contro 11 e 10 contro 10, in superiorità numerica siamo stati in difficoltà. Faccio i complimenti a Italiano, la Fiorentina gioca bene. L’arbitro non ha sbagliato niente, fenomenale anche il VAR, è lì per questo per correggere piccoli errori che delle volte sono decisivi. Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio, abbiamo avuto difficoltà però che non mi aspettavo. In superiorità numerica abbiamo perso nella pressione stranamente, mentre dopo aver perso Zaniolo siamo rientrati nel gioco e abbiamo avuto l’opportunità di segnare con Abraham. Dopo il 2-1 poi abbiamo fatto il 3-1 e controllato la partita”, ha dichiarato a Dazn. 

Nella sua testa c’è già l’idea di far giocare insieme Abraham e Shomurodov?
“Certo, non è facile lasciare in panchina Eldor che ha segnato 3 gol in 3 partite. Può giocare a sinistra, può giocare con Abraham però in questo momento Shomurodov e Abraham sono un po’ indietro perché si sono aggregati dopo con noi. Abbiamo delle soluzioni, però posso dire che ho visto spirito, solidarietà, organizzazione difensiva, poi dal punto di vista offensivo miglioreremo piano piano. La Fiorentina ha giocato bene e devo dare il giusto merito a Italiano, non è stato facile per lui fare assimilare il suo gioco in così poco tempo”.

Abraham dal 1’?
“Lui è un giocatore importante, con lo spazio che c’era pensavo fosse la partita di Abraham. L’ho sostituito perché era stanco ma lo avrei comunque cambiato per Shomurodov, Abraham è più bravo come referente con Pellegrini e Mkhitaryan che sviluppano il gioco. La Fiorentina ha giocato molto bene e ci ha messo in difficoltà”. 

Veretout?
“Noi iniziamo la partita 11 contro 11, poi 11 contro 10 Veretout non ha lasciato la sua posizione per pressare. La Fiorentina ci ha messo in difficoltà, Abraham e Pellegrini non pressavano bene. Nella ripresa Veretout si è alzato, ha pressato meglio ed è arrivato a fare due gol”.

I tifosi allo stadio?
“Da quando ho firmato con la Roma ho sentito questo affetto. Non ho fatto niente per i tifosi, anzi ho vinto una Coppa Italia qui contro di loro, però c’è attrazione. Sono arrivato avendo rispetto per le mie squadre passate e ora sono uno di loro, voglio mettere questo tipo di sentimento nei giocatori. I ragazzi hanno dato tutto, giovedì siamo tornati alle 4 del mattino, c’erano giocatori poco freschi ma abbiamo giocato con empatia, lo si è visto anche in amichevole”.

Queste le parole di Mourinho in conferenza stampa. 

Tatticamente come ha trovato la Serie A dal vivo?
“Dieci anni sono tanti. Il calcio ha avuto un’evoluzione in questi 10 anni e c’è più preoccupazione per la qualità del gioco. Difendere bene non basta. Questo è un movimento positivo che esiste in Europa. L’Italia è campione d’Europa e si capisce che tutti noi abbiamo un modo diverso di pensare rispetto a dieci anni fa. Oggi un giovane allenatore che non era in Serie A quando io ero all’Inter cresce, ha l’opportunità di una squadra con un buon potenziale e si vede come gioca. Se non abbiamo fatto una partita di alto livello, perché non l’abbiamo fatta, non è colpa nostra. Ho visto un po’ di Udinese e Bologna, oggi si gioca meglio, senza perdere la natura, l’essenza e il DNA, oggi si gioca molto bene. Complimenti a Italiano, non ha sbagliato nulla. Gran partita dell’arbitro. I due assistenti possono sbagliare, il VAR è stato lì per aiutare. È stato perfetto. La mia squadra in 10 contro 11 male. È stato più facile 11 contro 11 e 10 contro 10 che 11 contro 10. Abbiamo perso dei riferimenti, a livello di pressione e occupazione degli spazi. Poi abbiamo segnato e abbiamo vinto. Siamo contenti, a livello tattico dobbiamo fare meglio, ma siamo contenti dal punto di vista del cuore, della solidarietà, del modo di pensare il nostro lavoro, l’empatia con la gente che viene qui a metà agosto, quando poteva stare a casa o in spiaggia. La mia gente, diciamo a Trigoria, sta creando un rapporto forte”.

Quanto è stata dispendiosa questa partita?
“Io sono stanco. E ho giocato solo lì in panchina. La partita è stata intensa, immagina i giocatori. Dopo una partita di coppa diciamo di alto livello, hanno avuto una settimana di preparazione, la partita di Trabzonspor è stata simile a questa per intensità. Giocare giovedì e poi oggi… il campo è migliorato, complimenti al CONI anche se non è ancora al top. È dura per tutti. Penso che la gente a casa non abbia lasciato la TV, la partita è stata interessante. Per vincere partite come queste bisogna soffrire”.

Qual è l’immagine più cara della serata dal punto di vista delle emozioni?
“Cerco di bloccare un po’ le cose, ma si sente la gente, l’immagine che rimane è arrivare allo stadio che è solo al 50% della capacità, ma uno stadio che sembra pieno. La difficoltà di comunicare col campo è arrivata, male per me (si indica la gola, ndr), ma questo è il calcio e mi è piaciuto. La gente che torna, che sa dove va il pullman, che ci aspetta. Il calcio è tornato, speriamo il più presto possibile con capacità totale”.

Abraham dall’inizio come Sneijder all’Inter?
“Sono due giocatori diversi. Lui, Shomudorov e Mayoral sono diversi. Non è una sorpresa se gioca uno o l’altro. Ho pensato che la Fiorentina pressa alto, i giocatori di centrocampo, Pulgar, tutti loro, vogliono pressare alti, escono anche le due mezzali che vogliono pressare i difensori centrali. Preferisco un attaccante che può ricevere e partire in questa posizione. Sul 2-1 avrei cambiato Tammy anche se non fosse stato stanco, avremmo avuto profondità e Shomurodov è difficile da fermare. Abbiamo tre attaccanti diversi”.

Cosa l’ha portata a non avere esitazioni a schierare Abraham dall’inizio?
“È stata una settimana strana per lui. Contratto, ritorno a Londra per il visto, poi qui. Ha fatto un bel precampionato, ha lavorato 5-6 settimane col Chelsea, ha giocato belle partite amichevoli, è stato in panchina in Supercoppa. Non sarebbe stato un problema dal punto di vista fisico giocare 60-70 minuti, abbiamo pensato che sarebbe stato meglio iniziare la partita con lui per questo, si può abbassare e con la pressione di Igor poteva giocare coi trequartisti. Shomurodov ha più profondità, abbiamo questo tipo di possibilità”.

Anche oggi, come in Turchia, la reazione. Non era quasi mai successo nella scorsa stagione.
“Lo stiamo creando, non io, noi. Lavoriamo tutti assieme per fare questo. Ci sono cose che non sono negoziabili, non possiamo averle un giorno e non averle un altro giorno. Arriveranno sconfitte e pareggi, così come il giorno in cui giocheremo male. Sono ingredienti che servono, è una mentalità che creiamo tutti insieme”.


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