Roma e Totti, un rapporto che non può finire mai

Roma e Totti, un rapporto che non può finire mai© ANSA
Maurizio Costanzo
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Credo che sia l’unico giocatore di calcio al quale una rete televisiva, Rai Cultura, abbia dedicato una puntata di “La storia siamo noi” intitolata “Tutto Totti” . D’altra parte si dice che Roma senza Totti non sarebbe Roma e Totti senza Roma non sarebbe Totti.

È certamente forte, vorrei dire indistruttibile, il rapporto fra Roma e Totti e se oggi la Roma è una squadra che fa ottimi risultati, è indiscutibile che la memoria sia sempre per lui, per l’uomo che, come centrocampista o attaccante, è stato campione del mondo nel 2006 e vice campione d’Europa nel 2000 con la Nazionale italiana.

Ricordo l’Olimpico quando giocava la Roma e entrava in campo Francesco. Ricordo il rapporto stretto, quasi ossessivo, tra lui e la tifoseria. Credo che anche a sessant’anni Totti potrebbe mettersi i pantaloncini corti, le scarpe, entrare in campo e sarebbe applaudito come un giocatore di venti.

Personalmente ho vissuto con lui una lunga avventura professionale quando lo convinsi a fare insieme dei libri sulle barzellette e non solo. La Mondadori li ha pubblicati, ma la cosa bella e generosa è che Totti ha devoluto i diritti d’autore in benefi cenza. Molti diritti d’autore perché i libri vendettero. Qualche titolo: “Tutte le barzellette di Totti”, “Tutto Totti”, “Mo’ je faccio er cucchiaio”, “E mo’ te spiego Roma”. Durante la lavorazione per questi libri, Totti ed io diventammo amici. Una volta mi confi dò che, avendo un fratello che giocava anche lui a calcio, il padre gli disse: “Lui sì che è bravo, tu sei una pippa”. Il papà sbagliò. Succede. Non so quali siano oggi i rapporti fra Totti e la Roma ma vorrei che la Roma non dimenticasse Totti e che Totti non dimenticasse la Roma. E glielo scrivo con l’affetto che mi lega a lui, da sempre.

 


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