Roma, il gesto di Abraham che sa di voglia di riscatto

L’inglese a Verona ha omaggiato la curva dopo una prova deludente: si rilancerà
Roma, il gesto di Abraham che sa di voglia di riscatto© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
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Un braccio alzato, una mano sul cuore. Non capita tutti i giorni di osservare un giocatore, un grande giocatore, che sappia chiedere scusa. Tammy Abraham sapeva di aver deluso le aspettative dei tifosi, che erano arrivati in massa a Verona per cullare ancora un po’ il sogno dell’invincibilità. Sapeva che non aveva reso secondo le sue potenzialità. E allora, mentre 1.700 persone nel settore ospiti applaudivano la Roma nonostante la sconfitta, ha voluto manifestare con un gesto significativo la condivisione di un dispiacere.

Smarrimento

Non è stata colpa sua, chiaramente, se la squadra è stata vittima di un cedimento strutturale subito dopo l’intervallo. Ma Abraham ha giocato male, non era mai stato così fuori dalla partita da quando è entrato nella Roma. Forse è stato condizionato da un lieve infortunio patito nel primo tempo - Mourinho infatti aveva mandato a scaldare Mkhitaryan ed El Shaarawy per precauzione -. sicuramente è stato ferito da qualche buu razzista che si è levato dalla curva dell’Hellas. Però Tammy non è il tipo di persona che cerca scuse. Ben controllato dai difensori avversari, poco servito dai compagni, non è riuscito mai a essere pericoloso. Si è notato solo per lo spunto che ha avviato l’azione del 2-2. Troppo poco per un centravanti del suo livello.

Convivenza

Il paradosso è che Mourinho, per facilitare i rifornimenti, gli aveva messo accanto Shomurodov nella formazione iniziale. E nel finale ha sfoderato l’intero arsenale: Abraham e Borja Mayoral erano le punte centrali ma in campo c’erano nello stesso momento anche Carles Perez, Mkhitaryan, Pellegrini ed El Shaarawy. Non è bastato per evitare la prima sconfi tta stagionale. E anzi, la Roma ha creato meno occasioni da gol del solito.

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