Roma verso la Juve: con Rui Patricio è tutta un'altra storia

I giallorossi di Mourinho vanno a Torino sentendosi più tranquilli: quest’anno possono contare su un portiere che garantisce sicurezza alla squadra
Roma verso la Juve: con Rui Patricio è tutta un'altra storia© BARTOLETTI
Jacopo Aliprandi
3 min

ROMA - La sfida di domenica sera all’Allianz Stadium si preannuncia scoppiettante, tanti giocatori di Juve e Roma sono pronti a sfidarsi per duelli che condizioneranno in un modo o nell’altro il risultato del match. Il primo confronto sarà tra Allegri e Mourinho, poi tanti in mezzo al campo ma anche tra i pali. Da una parte Wojciech Szczesny, il presente dei bianconeri ma anche il passato giallorosso, dall’altra Rui Patricio, vera rivelazione di questo avvio di stagione e uomo fondamentale della squadra di Mourinho.

Rui Patricio, sicurezza per i big match

La Roma adesso ha una certezza in più per sfatare il tabù scontri diretti e invertire il trend negativo di Fonseca dei soli sette punti conquistati su trentasei a disposizione nello scorso campionato contro le big. Ciò che negli ultimi anni è mancato alla squadra giallorossa è stato un portiere di livello, leader tra i pali e nello spogliatoio. Uno come Rui Patricio. La sicurezza che trasmette ai compagni è l’elemento chiave della sua nuova avventura alla Roma: la squadra ha trovato un portiere affidabile, capace di salvare il risultato e di essere una certezza per la difesa. Il reparto arretrato è più tranquillo sapendo di avere alle spalle un vero custode della porta, il portoghese in questa prima parte di stagione ha già conquistato i tifosi con ottime parate salva risultato. Pochi interventi nell'ultima gara contro l'Empoli, ma efficaci. E già dopo queste gare la percezione dei tifosi sul suo acquisto è cambiata. «Ma non è che gli 11,5 milioni di euro più bonus che la Roma ha speso per lui adesso sono anche pochi?», si è chiesto più di un romanista. E ancora: «Finalmente dopo portieri come Olsen e Pau Lopez la Roma ha azzeccato il giocatore giusto. Esperto e sicuro, bravo con i piedi ma soprattutto con le mani. Un fondamentale che i precedenti direttori sportivi avevano dimenticato».

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