Roma, Tiago Pinto ascoltato in Procura per il caso inno

Il procedimento, aperto dopo l’esposto della Serie A, è ancora nella fase istruttoria, con la Procura che sta raccogliendo le deposizioni del club
Roma, Tiago Pinto ascoltato in Procura per il caso inno© AS Roma via Getty Images
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ROMA - Il caso inno non si spegne, anzi, entra nel vivo. Ieri pomeriggio il general manager Tiago Pinto e il Chief Football Operating Officer della Roma Maurizio Lombardo, accompagnati dall’avvocato Conte, sono stati ascoltati in Procura Federale per chiarire l’episodio del 23 settembre scorso.

Secondo regolamento della massima divisione calcistica italiana, nessun club deve far suonare il proprio inno (o una canzone che richiami alla squadra di casa) quando l'avversaria si trova già in campo. Per scelta di Mourinho però Roma (non si discute si ama), il nome originale della canzone di Venditti, è stata mandata all'Olimpico dopo l'inno della Serie A in occasione di Roma-Udinese. Successivamente, dopo l'esposto della Lega a firma del funzionario Butti, in occasione di Roma-Empoli il club aveva fatto suonare solo le prime note dell'inno (sempre dopo quello della Serie A) per poi far proseguire 'a cappella' i tifosi.

I dirigenti della Roma hanno portato l’esempio della Juventus, che nelle gare casalinghe trasmette un brano motivazione nei secondi prima della partita. Il procedimento, aperto dopo l’esposto della Serie A, è ancora nella fase istruttoria: nei prossimi giorni verrà ascoltato Guido Fienga, ai tempi ancora Ceo del club. Poi la procura deciderà se archiviare il procediment o andare avanti passando le carte al Tribunale Federale Nazionale.


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