Felix raccontato dall'ex compagno: "È devastante. Ci renderà orgogliosi"

I due ragazzi vivevano nello stesso distretto e giocavano negli stessi campetti. Poi sono stati selezionati dall'EurAfrica Academy e sono partiti insieme per la capitale del Ghana
Felix raccontato dall'ex compagno: "È devastante. Ci renderà orgogliosi"
Jacopo Aliprandi
5 min

ROMA - Quattrocento chilometri separano il Distretto di Sunyani da Accra, capitale del Ghana. Chilometri che ha percorso Felix Afena-Gyan qualche anno fa, lasciando casa per inseguire il suo sogno. Un viaggio che non ha fatto da solo, ma insieme a un altro ragazzo pieno di speranze e con la passione-ossessione per il calcio. Si chiama Flavio, nome italiano come la sua voglia di sbarcare nella penisola per cercare fortuna come il suo amico ormai stella della Roma. Aspira a diventare un giocatore professionista a tutti gli effetti e sta lavorando sodo nell’EurAfricaAcademy sperando di essere notato da qualche talent scout, proprio come capitato al suo amico d’infanzia. 

Roma, la storia di Felix Afena-Gyan raccontata dall'ex compagno di squadra

Felix e Flavio condividono una parte del loro cammino calcistico. Entrambi sono nati a Sunyani, paese nel Ghana centrale, ma studiavano in due scuole diverse. Un campo di calcio li ha fatti incontrare e, scherzo del destino, entrambi sono stati visionati da un selezionatore dell’EurAfrica che li ha portati ad Accra. I due hanno stretto amicizia, sono stati inseparabili nella loro avventura nella capitale ghanese. Hanno giocato insieme per qualche tempo, fin quando uno scout di Oliver Arthur ha notato Felix e lo ha segnalato alla Roma. Il resto è cosa nota. Non invece le emozioni di chi ha visto un compagno di squadra, un amico, lasciare l’Africa per approdare in Italia. Alla Roma. “Aspetta, ti invio una nostra foto insieme in un campetto. Qui facevamo una partitella tra amici, niente di impegnativo, era il periodo del Covid quando la pandemia aveva bloccato tutto. Guarda che faccia seria ha Felix, quando entra in campo è sempre concentrato al massimo”. 

Flavio al centro della foto, Felix a lato, un po’ più defilato: “È sempre stato un po’ timido, ma poi quando lo conosci bene si apre e riesci ad apprezzare tutto di lui. È un uomo buono, gentile e sempre grato per quello che ha a disposizione. Per questo tutti siamo molto felici di vederlo in Serie A”. 

La loro è una storia che parte da casa: “Non ci conoscevamo  quando vivevamo nello stesso distretto. Frequentavamo due scuole diverse ma alla fine abbiamo stretto amicizia sul campo di calcio e ci hanno selezionato per l’EurAfrica.  Ci ha messo poco lui a fare un altro salto di livello. E ne siamo stati tutti felici. Qualche giorno fa lo abbiamo visto giocare contro il Genoa, è stato fantastico vedergli segnare due gol. In questi casi si dice “non potevamo crederci”, ma noi invece ci credevamo perché abbiamo sempre visto la sua forza. Anche quando giocava con me nel distretto era un attaccante, sempre con la voglia di spingere in velocità. Dare quegli strappi per spezzare la difesa e tentare poi la conclusione. Non si stanca mai, più gioca e più diventa un incubo per gli avversari”.  

Il diciottenne della Roma, insieme al club, ha provveduto a spedire alcuni regali alla sua ex squadra: “La Roma ci ha spedito delle divise e attrezzature per l’allenamento, Felix invece una sua maglia autografata che terremo nel nostro spogliatoio. Abbiamo fatto una foto tutti insieme e gliel’ho mandata, lo sento spesso al telefono e sono felice per lui”.

E il percorso di Felix spinge Flavio a lavorare ancora di più per provare a vivere lo stesso sogno. Così quando gli chiediamo di mandare un messaggio al suo amico, lui risponde: “Voglio dirgli che il calcio non è facile in Africa, e lo sa perfettamente, quindi Felix deve usare questa grande opportunità per creare qualcosa di grande e che ci possa rendere sempre più orgogliosi. E voglio anche dirgli che dovrebbe ancora credere in me, perché presto sarò con lui in Italia”. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA