Roma, Mourinho: "Non ci aspettavamo tanti problemi"

Il tecnico giallorosso alla vigilia della sfida di Conference League contro il Cska Sofia: "Riposano in tre, in campo tanti giovani"
Roma, Mourinho: "Non ci aspettavamo tanti problemi"© AS Roma via Getty Images
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ROMA - La Roma vola in Bulgaria per affrontare il Cska Sofia nell'ultimo match del girone di Conference League. I giallorossi per agguantare il primo posto in classifica, che gli permetterebbe di saltare lo spareggio contro una delle terze dell'Europa League, dovranno vincere contro i bulgari ma anche sperare in un passo falso del Bodo. Alla vigilia del match José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa. 

Il risultato di domani può influire fino alla fine della stagione? Quale sono le vostre ambizioni in Conference League?
"Il risultato di domani no perché siamo già qualificati. Ovviamente decide il primo posto, noi vogliamo continuare a giocare questa competizione, ma domani possiamo definire solo primo o secondo posto. Ora la Conference avrà 8 squadre che scenderanno dall'Europa League, bisogna aspettare però non possiamo nascondere che vogliamo andare il più avanti possibile".

Dopo l'Inter ha detto che la Roma era limitata dagli infortuni, domani che squadra vedremo?
"Lasciamo fuori i giocatori infortunati, non abbiamo recuperato nessuno. Anche altri resteranno fuori dato che abbiamo tante gara e non possiamo rischiare. Sarà una squadra forte, con un blocco di 4/5 giocatori importante e tanti giovani. Dobbiamo rispettare il CSKA e vogliamo vincere". 

Quanto è cambiato dalla prima coppa vinta?
"Non penso tanto, stessa passione e ambizione. Ho solo più tranquillità ed esperienza nei momenti complicati della stagione. Nel 2004 avevo il sogno di vencere la Champions, adesso sogno di vincere la Conference League. Vediamo se è possibile".

Cosa le ha dato l'essere in contatto con calciatori bulgari?
"La generazione degli anni '80 e '90 ' l'età d'oro del calcio bulgaro. Il portogallo venne invaso dai calciatori di qualità bulgari che erano anche grandi persone. Ogni volta che vengo in Bulgari mi sembra di essere tornato a casa di amici. Domani, però non ci saranno amici, dobbiamo vincere". 

Queste le parole di Mourinho a Sky

Motivazioni per la partita di domani?
"Oggi ho parlato coi giocatori e gli ho dato esempio che ho vissuto io. Ero al Manchester United in Champions League e noi e la Juventus eravamo già qualificati per gli ottavi di finali. La Juventus non doveva vincere contro lo Young Boys e noi vincere contro il Valencia per arrivare primi. Non ci abbiamo creduto. Abbiamo pensato che la Juventus avrebbe vinto facile e non abbiamo affrontato al meglio la gara. Abbiamo perso noi e ha perso la Juventus. Alla fine ci siamo sentiti degli idioti perché nessuno ha pensato fosse stato possibile. Dobbiamo andare lì domani e vincere, poi se il Bodø vince siamo secondi e andiamo a disputare i playoff a febbraio. Quello che può succedere è una sorpresa in Ucraina dove il Bodø non vince e noi non vinciamo. Sappiamo delle difficoltà che abbiamo con tanti infortuni. Sappiamo che in questo momento ogni giocatore che perdiamo è un disastro. Abbiamo già visto le immagini del campo, coperto da 1 metro di neve. Sarà ovviamente molto difficile. Dobbiamo far riposare qualche giocatore per forza. Ti dico già senza problemi che Rui Patricio, Mkhitaryan, Smalling non saranno convocati, ma andremo con la migliore squadra possibile per vincere là". 

Feeling col pubblico?
"Quello che noi vogliamo dare ai tifosi sono risultati diversi di quello che diamo. I tifosi sono romanisti veri e non gli interessa vincere o non vincere. È facile tifare quando si vince sempre ed è più difficile dimostrare che sia la squadra del tuo cuore quando i risultati non sono dei migliori. Però sapevamo già dall'inizio cosa ci aspettava. Non ci aspettavamo tanti problemi insieme, perché al di là di una rosa che inizia a costruirsi, le difficoltà inerenti a questo ce le aspettavamo, però COVID-19, infortuni e squalifiche tutte insieme è troppo. Soprattutto quando affronti una squadra come l'Inter dove tu guardi subito la panchina e capisci che non hai bisogno di guardare il campo per dire che sono più forti di noi e in quella situazione lì erano molto più forti di noi. Per questa ragione noi dobbiamo essere uniti e tranquilli e vincere questa partita, però dobbiamo pensare e avere paura di tutte queste cose negative che succedono, per questo uno come Rui che gioca sempre, uno come Smalling che viene da un infortunio e uno come Mkhitaryan che ha giocato sempre in un ruolo dispendioso che non è il suo, questi tre devono per forza rimanere a casa".

Più difficile vincere la Conference League o arrivare quarto?
"Se tu mi dici adesso si gioca la Conference League per i prossimi tre mesi, io ti dico abbiamo la rosa per competere anche contro le squadre più forti come il Tottenham, il Rennes e le squadre che arrivano dall'Europa League. Il problema è che dobbiamo giocare 3 competizioni e con l'accumulazione di queste 3 sarà difficile dire come arriveremo alle partite. È la differenza tra squadra e rosa, però tu guarda l'Inter, il Milan, la Juventus, il Napoli, l'Atalanta sono squadre di grande potere. Nel mondo del calcio non esistono più le piccole squadra, tutte hanno potenziale, però ci saranno squadre importanti e squadre che arrivano dall'Europa League dove domani una tra Napoli e Leicester retrocederà. Con la rosa che abbiamo dobbiamo andare partita per partita e rendere la prossima partita sempre quella più importante".

Queste le parole di Mourinho ai canali ufficiali del club giallorosso. 

"Se non vinciamo noi magari c'è una sorpresa in Ucraina e poi non la sfrutti. Dobbiamo andare e cercare di vincere. Al di là che abbiamo perso le ultime due partite di campionato e se possiamo finire questo ciclo di due sconfitte senza la terza ovviamente è meglio. I risultati sono la conseguenza di tanti problemi, non è un periodo di risultati negativi: è un momento di problemi e che ovviamente porta al risultato negativo. Rui Patricio, Smalling e Mkhitaryan non saranno con la squadra. Rui ha giocato tutte le partite e bisogna farlo respirare e dare un'opportunità a Fuzato di giocare. Smalling ha avuto un infortunio duro, ha giocato per tre partite di fila e Mkhitaryan gioca sempre, ogni minuto, anche ora che ha giocato a centrocampo fa più chilometri. Poi ci sono gli infortuni di Pellegrini, El Shaarawy e Carles Perez. Con tutti gli altri andremo lì e cerchiamo di vincere, poi vediamo se succede qualche sorpresa in Ucraina".


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