Roma, quel "Tutto è possibile" di Totti su cui ricamare

Roma, quel "Tutto è possibile" di Totti su cui ricamare© AS Roma via Getty Images
Maurizio Costanzo
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Mi è piaciuto vedere Francesco Totti allo stadio, accolto da un applauso che nemmeno un grande attore, dopo aver interpretato l’Amleto, avrebbe ricevuto. Totti si è alzato e ha ringraziato e sono convinto che i tifosi hanno avuto conferma, in quel momento, di cosa vuol dire essere un campione, per di più un campione legato a una città. D’altra parte, Francesco è anche il nuovo ambasciatore dello sponsor della Roma. In una intervista ha detto: «Ora avrò più occasione per parlare con il club, ma sono due cose diverse». Gli hanno chiesto se sarebbe tornato alla Roma e ha risposto: «Non so cosa farò, ma tutto è possibile». Credo che su quel “tutto è possibile” i tifosi più affezionati ci ricameranno. Tutto è rimandato a marzo, quando ci sarà il derby Roma-Lazio. È importante seguire le vicende dello stadio perché, almeno a mio parere, con la costruzione del medesimo tutti saranno più contenti, dai tifosi ai Friedkin. E, oltretutto, di questo stadio, non se ne può più: se ne parla da tantissimo tempo. C’è anche da dire che con un nuovo stadio, ma anche solo mentre lo si allestisce, c’è più voglia di investire e comprare giocatori. Se non sbaglio, anche per Pallotta l’ipotesi “stadio” era molto importante.

Non c’entra niente con i Pensieri Giallorossi, ma non posso fare a meno di pensare a Massimo Ferrero, detto “Viperetta”, ex presidente della Sampdoria, finito in carcere per bancarotta. È vero, la Sampdoria in questa vicenda non c’entra niente, ma non è la prima volta, negli anni, che intorno al calcio girano soldi, debiti e avventurieri.


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