Sergio Oliveira è già pazzo di Roma: gita al Colosseo e il baccalà a Testaccio

Il neo centrocampista giallorosso non ha perso tempo: dopo soli tre giorni ha girato la capitale per ammirare le sue bellezze
Sergio Oliveira è già pazzo di Roma: gita al Colosseo e il baccalà a Testaccio
Jacopo Aliprandi
2 min

ROMA - Sergio Oliveira è già pazzo di Roma. In una settimana il centrocampista giallorosso si è già innamorato della capitale e della sua nuova squadra che lo ha preso dal Porto in prestito con diritto di riscatto. Talmente era grande il suo stimolo di vivere questa nuova avventura che Oliveira non ha chiesto neanche un aumento dello stipendio per il trasferimento. Voleva giocare per Mourinho, voleva respirare il clima della città eterna e dei suoi tifosi. 

In una settimana ha già vissuto la capitale. Sbarco a Ciampino il 12 gennaio, quattro giorni dopo la sua prima partita all'Olimpico con rigore procurato e realilzzato contro il Cagliari e una prestazione da leader. Ma non solo. Lunedì scorso il giorno libero che ha sfruttato per cercare casa e cominciare a conoscere la nua città. Anzi, ad ammirare le sue bellezze. Sergio Oliveira insieme alla moglie Cristiana ha visitato il centro di Roma: prima tappa Piazza del Popolo, poi via del Corso e Piazza di Spagna, tra le meraviglie storiche della città e l'inevitabile shopping nei negozi esclusivi. 

Non si è fermato qui: trasferimento a piazza Venezia per la passeggiata tra i Fori fino ad arrivare ad ammirare il Colosseo da una terrazza di fronte: "Senza filtri", ha scritto nel video che ha postato sui social immortalando l'Anfiteatro Flavio durante il tramonto. Poi la cena in uno ristorante stellato con vista sul Colosseo, mentre invece ieri è passato ai uno dei piatti tipici di Roma. 

Pomeriggio a Testaccio, lo storico rione a tinte giallorosse. La visita del quartiere, poi tappa al ristorante da Remo per una pizza e un baccalà a portar via. Da Oporto a Roma, inevitabile sentire i due diversi tipi di baccalà, ma anche assaggiare la pizza romana. Sergio Oliveira si sente già a casa: ama la cucina romana, la città per la sua storia, la Roma per i suoi tifosi. Il suo trasferimento non andare meglio.

 


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