Jorge Costa: "Vi racconto Mourinho e Conceiçao"

L'ex colonna difensiva della nazionale portoghese ha parlato dell'operato dello Special One alla Roma e dell'imminente incontro di Europa League tra Porto e Lazio
Jorge Costa: "Vi racconto Mourinho e Conceiçao"
Roberto Maida
3 min

I ricordi e la nostalgia per José Mourinho, con il quale ha vinto tutto nel Porto. L’amicizia e il tifo per Sergio Conceiçao, a cui augura di eliminare la Lazio dall’Europa League. E poi una previsione sugli imminenti spareggi mondiali, che potrebbero causare l’incrocio fatale tra Portogallo e Italia, e un giudizio sui connazionali che hanno appena raggiunto Lazio e Roma. Jorge Costa, 50 anni e 24 titoli in bacheca, oggi allena una squadra tunisina, lo Sfaxien, ma da giocatore è stato una colonna difensiva della nazionale portoghese. Un giorno spera di raggiungere il top anche in panchina, «magari anche in Italia, perché no».

Jorge, ha sentito quante critiche vengono rivolte a Mourinho per il rendimento della Roma?

 «Sì e le capisco poco. Ma chi lo critica un giorno si ricrederà. Dategli tempo e vi accorgerete cosa può fare».

 E’ l’uomo giusto per un club in costruzione?

 «José è l’uomo giusto per qualunque squadra. Lo conosco bene, è ancora il miglior allenatore del mondo. E ne ho avuti tanti di bravi, da Queiroz a Bobby Robson».

Carta bianca a José allora?

 «Bisogna seguirlo. La mentalità vincente non è una medicina che trovi in farmacia. Si costruisce un passo alla volta. Non devo essere io a spiegarvi chi è Mourinho: la sua carriera e le sue vittorie parlano per lui».

A gennaio la società gli ha consegnato Sergio Oliveira, che viene proprio dal Porto.

«Sono convinto che sia un acquisto azzeccato. Io tifo ancora Porto ma sono contento per Sergio, che ho avuto come giocatore al Paços de Ferreira. Centrocampista intelligente, completo, si è già ambientato nella Roma. Prima di quanto immaginassi».

A proposito di Porto, domani primo round europeo con la Lazio. Come la vive Sergio Conceiçao da ex?

«Sergio è forse il mio migliore amico nel calcio, ne abbiamo passate tante insieme... Credo che gli farà eff etto affrontare la Lazio, alla quale è molto legato. Credo che avrebbe preferito incrociarla più avanti, magari in finale».

 Chi è favorito per la qualificazione?

 «Forse è il cuore che parla, ma credo che il Porto abbia qualche possibilità in più. Mi ricorda la squadra del 2003 per lo spirito, anche se forse noi avevamo più talento».

Chi passa arriva in fondo all’Europa League?

«Lo spero. Il Porto ha buttato via una grande occasione nel girone di Champions, giocando una brutta partita con l’Atletico Madrid. Ma ora ha una grande occasione per riscattarsi».

Tutta l'intervista sull’edizione del Corriere dello Sport – Stadio


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