Leicester, le mosse di Rodgers che spaventano la Roma

Prende corpo la formazione per la sfida all’Olimpico, ma non tutto è stato deciso: in difesa tocca al veterano Evans al fianco di Fofana, quasi certo Barnes a sinistra, ballottaggio a destra tra Lookman e Albrighton
Leicester, le mosse di Rodgers che spaventano la Roma© EPA
4 min

Anti-vigilia della sfida dell'Olimpico contro la Roma di José Mourinho, valida per il ritorno delle semifinali di Conference League, e Brendan Rodgers cerca di smorzare un po’ gli entusiasmi e la tensione. Gli chiedono se è essenziale vincere la Conference League per restare in Europa e continuare ad attirare giovani di talento e lui risponde con schiettezza. «Attirare giovani di talento non è stato un problema negli ultimi anni, al di là del fatto se il Leicester fosse in Europa o meno - afferma - Credo che conti di più il club, l'organizzazione e il fatto di stare in Premier League francamente. Certo, vogliamo essere in Europa anche l'anno prossimo. Ma se non sarà così non credo che ciò inciderà più di tanto sul nostro mercato. Anzi, cercheremo di sfruttare il fatto di avere meno partite e quindi più tempo per allenarci». Uno degli elementi fondamentali degli ultimi mercati del Leicester (capace di portare al King Power talenti come Justin e Fofana) è stato Lee Congerton, il responsabile-mercato da poco passato all'Atalanta. Il Leicester però ha già trovato il suo sostituto: si tratta di Martyn Glover, prelevato dal Southampton. Sempre in tema di mercato, non si placano le voci attorno al centrocampista Youri Tielemans. Secondo quanto si scrive in Belgio, il giocatore, che finora non ha deciso di prolungare il contratto che lo lega al club, è pronto ad andare via ed è fiducioso che, a dodici mesi dallo scadenza, il Leicester non si opporrà. Per lui, offerte dalla Spagna.

Le scelte

Intanto prende corpo la probabile formazione anti-Roma. Tra i pali, sicuro Schemichel, con Ricardo Pereira e Timothy Castagne sulle corsie esterne, anche se il fatto che Justin sia rimasto a riposo nel fine settimana (sconfitta per 3-1 contro il Tottenham di Conte) fa pensare che potrebbe essere impiegato al posto dell’ex atalantino (all'andata Justin entrò a partita in corso). Rispetto al belga, Justin è meno tecnico ma più rapido. Viste le ultime prestazioni di Soyuncu, probabile che al centro della difesa toccherà al veterano Evans accanto a Fofana. Lo stesso Rodgers, pur senza fare nomi, aveva sottolineato dopo la gara con il Tottenham (in cui sono rimasti fuori Fofana ed Evans) come le Foxes siano carenti sulle palle inattive. «E' tutta stagione che andiamo in difficoltà sui calci d'angolo - aveva dichiarato dopo la sconfitta con gli Spurs - Ci mancano aggressività e decisione. Ed è molto deludente. E' una cosa su cui continueremo a lavorare, ma credo dovremo fare dei cambiamenti alla rosa in estate. Ci manca la mentalità di chi vuole colpire di testa». In mediana Tielemans e Dewsbury-Hall (lo ricordiamo, Ndidi è ko, Mendy non iscritto in lista Conference e Soumare è rientrato da poco) con Maddison trequartista. Quasi certo Barnes sulla fascia sinistra, a destra se la giocano Lookman e il veterano Albrighton, per un assetto più coperto. Lì davanti il dubbio: Vardy dall'inizio o a partita iniziata? Contro gli Spurs, l’attaccante è partito dalla panchina ma ha giocato l'ultima mezz'ora, con la Roma all'andata è durato un'ora in campo. Vardy dovrebbe giocare dall’inizio, ma se all’ultimo momento Rodgers cambiasse idea, sarebbe Daka in vantaggio su Iheanacho per il posto da titolare dal primo minuto


© RIPRODUZIONE RISERVATA