Pellegrini re di Coppa: così può superare anche Totti e De Rossi

Decisivo in semifinale, è l’uomo in più della Roma e il punto fermo di Mourinho: contro il Feyenoord vuole essere il primo...
Pellegrini re di Coppa: così può superare anche Totti e De Rossi© BARTOLETTI
Guido D'Ubaldo
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ROMA Lorenzo Pellegrini prepara la finale che può dare la svolta alla sua carriera. A ventisei anni da compiere a giugno sarebbe il suo primo trofeo da professionista. Ma soprattutto può essere il primo romano ad alzare una coppa europea. Quando la Roma vinse l'unico trofeo internazionale, la Coppa delle Fiere nel 1961, il capitano era Giacomo Losi, bandiera giallorossa ma nato a Soncino, in provincia di Cremona. Solo due capitani romani hanno sfiorato la possibilità di alzare una Coppa. Il povero Agostino Di Bartolomei, che nel 1984 perse all’Olimpico la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool e Giuseppe Giannini, che ha perso una finale di Coppa Uefa nel 1991 contro l’Inter. Totti e De Rossi non sono mai riusciti ad avvicinarsi a un trofeo internazionale. Hanno vinto in Italia e non sono andati mai molto avanti in Europa. De Rossi era il capitano della Roma che arrivò in semifinale di Champions League con Di Francesco allenatore, sogno della finale frantumato ancora dal Liverpool.

Roma, Pellegrini vuole essere il primo

Pellegrini è l'uomo in più della Roma, con tredici gol e sei assist ha dato un grande contributo quest'anno e anche contro il Venezia è stato tra i migliori: due traverse colpite su punizione, un gol salvato in extremis con un recupero clamoroso al 94'. Adesso è arrivato il momento di vincere. Lorenzo può essere il capitano che alza la Coppa. Totti è stato l’ultimo capitano che ha vinto un trofeo, la Coppa Italia nel 2008. Il capitano è stato decisivo in semifinale. Con il gol realizzato al King Power di Leicester che ha portato in vantaggio la Roma e anche nel ritorno ha battuto il calcio d’angolo per il colpo di testa vincente di Abraham. Dopo l’inglese è il miglior realizzatore giallorosso. In questo finale di stagione sta facendo gli straordinari, Mourinho non vuole rinunciare a lui. Aveva saltato per squalifica la partita contro la Salernitana, il primo maggio è entrato nel secondo tempo contro il Bologna, le altre le ha giocate tutte da titolare. E’ lo specialista sui calci piazzati, è stato sfortunato contro il Venezia, ma ha segnato tre gol su punizione, tre capolavori contro Cagliari, Juventus e Lazio. Lorenzo è anche uno dei rigoristi, se si dovesse andare oltre il novantesimo. Dopo Abraham c’è lui. 

Pellegrini punto fermo di Mourinho

Pellegrini è il degno capitano della Roma. Ha scelto di fare lo stesso percorso di Totti e De Rossi, rinunciando alla possibilità di andare a guadagnare di più. Lorenzo è un punto di riferimento insostituibile per Mourinho ed è diventato il giocatore che più di tutti fa la differenza in questa squadra. Ha sempre avuto un ottimo rapporto con tutti gli allenatori che ha avuto, Ranieri, per esempio, che lo ha avuto solo per pochi mesi, stravede per lui. Ha stabilito il record personale di gol, gioca più vicino alla porta e può sfruttare meglio le sue caratteristiche. In Conference League ha segnato cinque reti, compresa quella pesantissima di Leicester. Pellegrini ha disputato tre semifinali europee in quattro anni. Nessun altro capitano della Roma era riuscito a giocarsi la finale in tre diverse competizioni europee. Adesso in finale ci è arrivato. Adesso conta solo vincere. 


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