Mourinho: “Mkhitaryan e Smalling in dubbio per la finale. Zaniolo verso l’ok”

Le parole del tecnico giallorosso: "Dobbiamo vincere queste ultime due partite, col Feyenoord la finale più importante"
Mourinho: “Mkhitaryan e Smalling in dubbio per la finale. Zaniolo verso l’ok”© AS Roma via Getty Images
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ROMA - Torino e Tirana, due trasferte per due finali da vincere. La Roma continua a lavorare a due giorni dall'ultima sfida di campionato contro i granata e a una settimana dalla finale di Conference League contro il Feyenoord. Questa mattina il tecnico José Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky e in Conferenza stampa nel Media Day organizzato dalla Uefa. 

Mourinho a Sky

Conosce bene le finali europee, questa che significato ha? "Sempre lo stesso, non cambia. La storia e il prestigio delle competizioni è diverso. Questa è la più importante di tutte perché è ancora da giocare. Bisogna andare e vincere".

Sulla crescita della Roma "La finale sarà la partita numero 15. Abbiamo iniziato ad agosto e viaggiato tanto. Abbiamo fatto partite difficili in trasferta. Poi nelle eliminazioni dirette ci siamo qualificati anche al 90'. Abbiamo pagato conseguenze in Serie A perché giocare giovedì e poi domenica quasi sempre con squadre che si preparavano da una settimana significa perdere punti. Quando guardo la classifica penso alle partite in settimana e agli errori arbitrali, e questa competizione è stata dura. Se alla fine vinci la finale e prendi la coppa scrivendo la storia va bene. Però bisogna vincere".

Se ripensa al passato avrebbe immaginato un tale epilogo? "Come squadra di Conference noi sapevamo che Trabzonspor sarebbe stata difficile ma anche che avremmo dovuto aspettare le squadre dall'Europa League per vedere innalzarsi il livello. La semifinale col Leicester è un esempio. E' stata dura, ma noi abbiamo pensato sempre alla partita successiva. Abbiamo giocato con serietà e ambizione andando fino in fondo. Dopo le conseguenze negative delle partite del giovedì bisogna fare tutto per vincere".

Feyenoord è in ritiro in Portogallo, che squadra è? Hanno un vantaggio dalla fine del campionato? "Certo, un enorme vantaggio. Noi dobbiamo giocare contro il Torino una gara importante ed è difficile che i giocatori riposeranno. Loro hanno finito il campionato e anche prima erano sicuri del piazzamento, lavorano tranquilli. Io dico sempre che in una finale si deve dimenticare questi dettagli e sapere che in una partita secca si deve vincere. Oggi l'ho detto ma mercoledì ti dirò che non hanno un vantaggio".

Queste le parole di Mourinho in conferenza stampa

Lei vuole essere il Ferguson della Roma?
"Sarà difficile rimanere qui per 20 anni (ride, ndr) come ha fatto Ferguson. Ho firmato per tre anni, perché il progetto è di tre anni. Dopo questi anni vediamo che progetto sarà. Voglio rimanere qui i prossimi due anni, sicuramente". 

Come considera il suo primo anno? E a che punto è il progetto?
"Per me è difficile fare bilanci, domanda complicata. Non voglio rispondere". 

C'è grande entusiamo a Tirana, ma i tifosi della Roma sono preoccupati per lo Stadio. Commenti? Kumbulla giocherà?
"Con o senza Kumbulla, gli albanesi devono essere dalla nostra. Se la Roma vince la Coppa, un albanese vince la Coppa. Questo deve essere sufficiente per far avvicinare alla Roma gli albanesi. Così abbiamo equilibrio. Noi giochiamo una finale venerdì', gli altri sono in vacanza. Non c'è equilibrio da questo punto di vista. Sono entusiasta che la finale sia a Tirana, non ci ho mai giocato. Ho qualche amico importante a Tirana. Il fatto che il campo ha una capienza ridotta per due club come Roma e Feyenoord è l'unica cosa negativa. Se si giocasse al Bernabeu sarebbe pieno. Per l'Albania è importante. Questo è un peccato per i romanisti che non potranno essere lì. Sarà bello, più bello se Kumbulla alzasse la coppa". 

Un commento su Ancelotti?
"Se alleni l'Everton, non vinci la Champions. Qualcuno ha guardato qualche mia avventura come se dovessi vincere, ma non era un progetto per farlo. Io penso alla qualità, non all'età, così come succede per i calciatori, basta vedere che gol ha fatto Quagliarella, secondo me lui un gol al Venezia lo avrebbe fatto. Deve esserci la passione, se non senti l'entusiasmo prima di queste partite significa che sei finito. Siamo noi che decidiamo quando smettere, se qualcuno sta aspettando il mio ritiro, deve farlo ancora perché non sarà presto". 

Sarebbe beffardo non arrivare in Europa? Se avvenisse, sarebbe comunque una stagione positiva?
"Il rischio c'è, non è impossibile. Ci sono due finali da giocare e ipoteticamente si possono perdere entrambe. Io lo so, i calciatori lo sanno. Non è una situazione facile da gestire, io sono capace di pensare solo a venerdì, infatti non sono contento di stare qui parlare della finale di mercoledì. Non sono contento di fare un allenamento in cui non potevo svolgere la parte tattica. Esistono diverse opinioni sull'affrontare questa situazione. Molta gente pensa di lasciare perdere la gara di venerdì. Altri pensano il contrario. C'è anche chi pensa a una via mezzo. La mia filosofia è quella di mettere tutto per venerdì, il problema è che non posso essere solo, devono tutti pensare lo stesso. Oggi in allenamento non abbiamo nascosto nessun giocatore, chi non c'era vuol dire che non sono disponibili per venerdì. Non è facile, lo sarebbe stato se fossimo già qualificati o già fuori da tutto". 

Lei si sente un spot per la Conference League? Situazione infortunati?
"Mkhitaryan ha avuto l'infortunio con il Leicester, ci vuole tempo. Non ha fatto un allenamento con la squadra: nessuna possibilità per venerdì, poche per la finale. Zaniolo poche per venerdì, un po' di più per mercoledì. Smalling è infortunato, è in dubbio per la finale. Karsdorp tra i quattro è quello messo meglio. Voglio vincere per me, ma soprattutto per questa gente e per questi calciatori. Ciò è più importante che per un vanto personale. Per la UEFA, esiste gente scettica quando c'è un cambio. Chi lo fa ha bisogno di aiuto. Questo è un grande passo. Hai visto i play-off e non c'erano squadre blasonate, bisogna che le squadre più grandi prendono sul serio la competizione. Se non succede, un'idea brillante diventa un fracasso. La Conference League è importante perché le squadre come noi hanno aiutato la UEFA". 

Nota differenze tra Roma e le altre piazze prima di una finale?
"Sì, si fa più fatica a far concentrare la gente alla gara contro il Torino, prima che alla finale. Sento un'euforia generale che non aiuta a concentrarsi a una gara importante. Confesso che non è facile, abbiamo cercato di fare di tutto anche con Pinto per strutturare tutto al meglio. Questa è una cosa che si sente anche per la strada, la gente non ti sprona per Torino. Ciò nasce dalla gioia di giocarsi una finale, ma la priorità per me è venerdì. Quello che mi da un po' di frustrazione è che ci meritavamo di essere quinti con una distanza notevole. Tra arbitri, errori nostri ed errori noi non ci siamo. Venerdì c'è da giocare una gara in modo serio".

C'è ancora in ballo il quinto posto, Sarri ha detto che la piazza di Roma merita altri duelli. Come commenta?
"Sono d'accordo, non si deve pensare a finire avanti o indietro a loro. L'ho detto quando abbiamo perso un Derby e quando lo abbiamo vinto. Noi allenatori dobbiamo imparare anche a stare dalla parte della cultura popolare. Quindi se sei alla Roma, diventi romanista. Se mi chiedi c'è differenza tra quinto e sesto posto ti dico di no. Sarà la finale a fare la differenza, perché il trofeo significa di più". 

Ibanez come jolly? Spinazzola in ottica Tirana?
"Lui è fantastico in difesa, ma ha dei limiti nello sviluppo del gioco e nei passaggi. Giocando da jolly lui ha la possibilità di crescere. Cristante lo fa da mesi ed è migliorato tanto. Spinazzola ha giocato bene con il Venezia,, peccato per il cartellino giallo. Per queste partite abbiamo più possibilità. Se deve giocare, lo farà a destra".


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