Ibañez, da insostituibile a uomo mercato della Roma

È il giocatore di movimento che ha il più alto minutaggio con Abraham, ma piace molto e fa plusvalenza
Ibañez, da insostituibile a uomo mercato della Roma© EPA
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ROMA - Ibañez è il mourinhiano per eccellenza, il fedelissimo che non tira mai indietro la gamba, il difensore sul quale lo Special One ha costruito un castello a protezione del solidissimo Rui Patricio (con il quale Roger condivide, tra l'altro, la lingua). Uno dei simboli della stagione giallorossa che si è conclusa con la Conference League alzata al cielo di Tirana è proprio il brasiliano, protagonista di 51 presenze per un totale di 4.256' trascorsi sul terreno di gioco. Nessun altro calciatore di movimento è stato impiegato così tanto, al pari di Abraham (stesso minutaggio), nonostante un infortunio al legamento collaterale abbia costretto ai box il centrale nella seconda metà di febbraio. Una sola squalifica per somma di ammonizioni (scontata in Roma-Cagliari) e poi sempre in campo tra campionato e coppe, insostituibile nonostante la concorrenza nel pacchetto arretrato sia aumentata con la crescita progressiva di Kumbulla.

Futuro

Ma il paradosso vuole che Ibañez possa diventare un uomo mercato durante la caldissima estate di trattative. La Roma l'ha acquistato dall'Atalanta a gennaio 2020 (spuntandola su un'agguerritissima concorrenza, e l'ex diesse giallorosso Sabatini lo sa bene) per 8 milioni più bonus e, in caso di futuro trasferimento prima del 30 giugno 2024, dovrà garantire ai bergamaschi il pagamento del 10% del prezzo di cessione. Il tecnico portoghese non se ne priverebbe certamente a cuor leggero, ma Smalling rappresenta il leader assoluto del reparto (e il suo livello cresce nelle partite che contano), Kumbulla il giovane sul quale costruire il futuro (è classe 2000 ed è stato pagato quasi 30 milioni) e Mancini ha appena rinnovato il contratto fino al 2026. Non è da escludere a priori l'ipotesi che restino tutti e 4 nella Capitale, ma nel caso in cui diventasse necessario cederne uno, l'insostituibile Ibañez potrebbe rappresentare la plusvalenza più succosa così da re-investire il tesoretto in altri ruoli. Molto dipenderà anche dalla scelta del modulo del 2022-23: con il mantenimento della difesa a tre serviranno almeno 4 centrali affidabili, mentre con il ritorno al 4-2-3-1 (o versioni simili) cambierebbero le prospettive e le scelte di mercato.

Crescita

Di sicuro, con Mourinho, Ibañez è diventato un difensore più affidabile, che bada maggiormente alla sostanza. Durante il campionato, il classe '98 si è occupato spesso di marcature quasi a uomo sugli attaccanti esterni e nei confronti delle ali avversarie, mentre nelle situazioni complesse si è affidato spesso al lancio lungo per allontanare i pericoli dall'area della Roma. Il suo agonismo e la sua irruenza sono diventate armi calcistiche al servizio della squadra. E lo dimostra un dato "disciplinare": il brasiliano, in passato tra i romanisti più sanzionati, si è visto sventolare in faccia 1 solo cartellino giallo nelle ultime 11 partite. La notte di Tirana è stata solo la ciliegina sulla torta di un percorso di crescita caratterizzato da qualche inciampo, ma decisamente costante e proficuo.


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