Roma, non solo Dybala: all’Olimpico sfilano i gioielli

La festa del club giallorosso che presenta la sua nuova squadra, incluso l’ultimo arrivato Wijnaldum: il programma della serata da tutto esaurito
Roma, non solo Dybala: all’Olimpico sfilano i gioielli
Roberto Maida
4 min

ROMA - C’è tutto. Lo stadio pieno come mai era successo prima per un’amichevole ad agosto: 65.000 spettatori. La festa della Roma che presenta la sua nuova squadra, incluso l’ultimo arrivato Wijnaldum che ha già giocato una partitina e forse andrà in panchina. Lo show del cantante romanista Blanco che allieterà l’intervallo esibendosi in mezzo al prato dell’Olimpico. E la solidarietà per il popolo ucraino, nella notte in cui lo Shakhtar Donetsk torna a vivere: l’incasso della serata sarà interamente devoluto al popolo ucraino, in particolare ai bambini che stanno soffrendo le atrocità della guerra.

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Sarà insomma una domenica speciale, che verrà preceduta dalla presentazione della nuova Roma (ore 19.45). La scia di entusiasmo che si era diffusa dopo la vittoria di Tirana, con tanto di parata nelle strade della città, si riverbererà stasera nel battesimo per la stagione che sta cominciando. I tifosi sognano a occhi aperti perché per la prima volta potranno ammirare dal vivo Paulo Dybala con la maglia che amano. E perché con i Friedkin al ponte di comando - aereo privato incluso - e con Mourinho come garante per il presente e per il futuro intuiscono che la conquista della Conference League possa rappresentare un punto di partenza e non di arrivo.

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La preparazione della Roma

La partita, contro un avversario che purtroppo ha soltanto il nome in comune con la squadra che divertiva prima dell’invasione russa, si annuncia amichevole nel senso compiuto del termine. Ma servirà comunque a Mourinho a cercare conferme dopo la bella vittoria di Haifa contro il Tottenham. Aspettando gli ultimi ritocchi del mercato, e in particolar modo Belotti che arricchirà le opzioni offensive, la Roma utilizzerà questo test come prova generale per il campionato, che comincia tra una settimana a Salerno.

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È un collaudo agonistico anche per gli ucraini, che pure il 23 agosto torneranno a giocare una partita ufficiale, contro il Metalist. Le autorità di Kiev hanno autorizzato la ripresa del campionato a porte chiuse, con un’avvertenza dal significato grottesco: in caso di raid aerei nelle città in cui si gioca, le partite devono essere immediatamente sospese. Difficile concentrarsi solo sul calcio, che però può fungere in questo periodo storico come elemento di distrazione. Lo Shakhtar, allenato dal croato Jovicevic, è ripartito dalle ceneri affidandosi a un blocco ucraino molto giovane e orgoglioso. La chioccia è il capitano, Taras Stepanenko, che giusto domani compirà 33 anni. Sarà lui, insieme al difensore centrale Matvienko, uno dei pilastri della rinascita. Per il momento è bello anche solo poter dimenticare l’orrore per novanta minuti.


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