Wijnaldum: "Sarò perfetto per la Roma. Che accoglienza dai tifosi!"

Le parole del centrocampista olandese nella conferenza stampa di presentazione: "Le mie caratteristiche si addicono al gioco della squadra”
Wijnaldum: "Sarò perfetto per la Roma. Che accoglienza dai tifosi!"
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ROMA - Dopo il bagno d'amore a Ciampino e il saluto ai tifosi prima del test contro lo Shakhtar, Gini Wijnaldum si è presentato in conferenza stampa. Dalla sala Champions di Trigoria il centrocampista olandese ha raccontato il suo passaggio alla Roma. 

Prende la parola Tiago Pinto: "Penso che al contrario di quanto detto nelle altre conferenze stampa, questa è stata una trattativa lunga e a me non piacciono. C'era una grande voglia da ambo le parti di chiudere, specie di Wijnaldum. Quando uno del suo livello ha lottato tanto per venire qui, significa che il nostro progetto ha guadagnato questa credibilità. Sono stanco, ma felice di averlo portato qui. Adesso sta a lui allenarsi e a essere a disposizione del mister"

Qual è il tuo livello di forma? Sei pronto per la Salernitana? 
 "Non ho fatto la preparzione estiva ed anche la scorsa stagione ho giocato meno. Ma non vuol dire che non ho lavorato. Ho lavorato duro con il PSG e ho anche fatto una lavoror a parte. Mentalemte sono pronto e preparato. Poi dobbiamo vedere come evolveranno le cose durante la settimana. Vedremo quali saranno i miei tempi. Non so se potrò giocare già domenica, bisogna sentire il parere dei medici e anche quello del mister".

Klopp ti ha definito il centrocampista perfetto? 
"È difficile definire il centrocampista perfetto. Probabilmente per il Liverpool lo ero, per un'altra squadra magari no perché hanno un altro tipo di gioco. Certo che se lo dice un allenatore come Klopp la cosa mi ha lusingato. Cercherò di essere il centrocampista perfetto per la Roma".

 

La Serie A non ti sembra un campionato di seconda fascia? Cosa ti ha convinto?
"Ho parlato Salah e Strootman e mi hanno parlato della città in termini entusiastici. Ho parlato con Hakimi che ha giocato all'Inter e mi ha parlato molto bene e mi ha convinto. Ho giocato col Liverpool contro la Roma e l'atmosfera era fantastica. Quello che conoscevo di questo club è che si sarebbe giocato in uno stadio con dei tifosi fanstastici. Mi sono sentito apprezzato e voluto e questo ha portato alla mia decisione, l'impegno profuso dal gm Tiago Pinto. È difficile per me dire se la Serie A sia di seconda fascia, perché non ci ho mai giocato. Ho giocato in diversi campionati e il più competitivo mi sembra la Premier League. Prima di esprimere un giudizio sulla Serie A devo giocarla".

Quale caratteristica può essere più utile per la Roma? 
"Prima di tutto sono arrivato in una squadra con ottimi giocatori. Da come intende giocare la Roma le mie caratteristiche ben si addicono con i centrocampisti che devono fare le due fasi, cosa che sono abituato a fare, ma che necessita una condizione fisica ottimale. Il tipo di calcio che intende fare la Roma si addice alle mie caratteristiche e viceversa. Spero che il nostro possa essere un matrimonio perfetto".

Sarà una stagione particolare a causa del Mondiale. Avete già parlato con Mourinho riguardo a come preparare questa stagione per partire forte ed essere subito competitivi prima della sosta? Quanto sono state importanti le chiamate del mister per convincerti a venire alla Roma? 
"Ritengo che sia sempre importante partire bene. Ci saranno delle difficoltà, si giocherà bene o meno bene. Partire bene è importante ma ancora di più lo è la regolarità e crescere durante la stagione. Questa stagione sarà più difficile progredire come squadra, per via del mondiale, ma non è impossibile. Mourinho? La sua bacheca parla per lui, qualsiasi giocatore vorrebbe giocare con lui".

L’effetto dell’Olimpico? I primi giorni con i nuovi compagni? 
"L’atmosfera era magnifica, speciale. Sapevo sarebbe stato così perché ho giocato qui con il Liverpool, ma l’accoglienza è stata meravigliosa. Mi ha stupito ciò che i tifosi hanno fatto per me e per la squadra. Non ho realizzato subito, meraviglioso che i fan abbiano fatto tutto ciò. Quando sono arrivato siamo andati a cena, i compagni erano contenti e mi hanno sentire il benvenuto. Sono stati gentili. Anche durante l’allenamento è stato lo stesso".

 


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