Roma, le esclusioni azzurre che fanno male

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Roma, le esclusioni azzurre che fanno male© Getty Images
Ugo Trani
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T’amo Bove (Edoardo e non pio, ci scusi comunque Carducci). Se fosse per i tifosi della Roma, il ct Roberto Mancini avrebbe dovuto chiamare anche il centrocampista classe 2002 che Mourinho spesso mette in campo nei finali di partita. Sono talmente legati al ventenne e a tutto quello che si colora di giallorosso che non stanno a guardare la lista dei convocati dell’Under 21 per le amichevoli contro l’Inghilterra e il Giappone, anche se Paolo Nicolato finora lo ha spesso considerato riserva o alternativa. I tifosi fanno i tifosi. Fa, invece, più rumore l’esclusione dei big di Mou, scartati da Mancini per le partite di Nations League contro l’Inghilterra e l’Ungheria. Giustificazioni se ne possono trovare quante vogliamo, e non solo per una questione di gusti del ct o delle prestazioni dei singoli, ma la bocciatura del blocco romanista è abbastanza sorprendente. Confermati solo Cristante e Pellegrini e fuori in quattro: Mancini, Spinazzola, Zaniolo e Belotti. Sono tre titolari e mezzo. Solo il Gallo è panchinaro, colpa della stagione per lui iniziata in ritardo, senza preparazione precampionato con i compagni. Comunque José lo ha già battezzato centravanti di coppa tanto per far capire che su Belotti conta sul serio.

Gli altri tre tagli fanno male e sono in contraddizione con il lamento sistematico di chi governa il nostro calcio. La Roma accoglie più di altri club giocatori italiani. Soprattutto nella formazione base. Metà dei giocatori di movimento (cinque) sono titolari e azzurrabili. E tra l’altro già usati da Mancini. Il paradosso è evidente. E non solo perché la squadra di Mourinho è stata promossa a priori (senza nemmeno guardare la classifica) dai massimi esperti che frequentano il mondo del calcio. Non viene premiato il lavoro della società giallorossa che, accogliendo diversi italiani in rosa (giovani compresi), agevola il percorso del ct che non sa mai su chi puntare. E’ il caso di approfondire ogni situazione: se Spinazzola andava bene a giugno, oggi sta fisicamente meglio; Mancini gioca sempre e in azzurro ecco le riserve di Inter e Juve; e Zaniolo, fuori dalla lista di Mancini già prima di Empoli (lunedì) e con Belotti, è tra i giocatori più in forma del campionato italiano: pure se ha saltato cinque delle ultime sei partite (trauma alla spalla), è rientrato giovedì contro l’Hjk e ha subito recitato da protagonista. Sta in palla e si sa da inizio estate. E per non farsi mancare niente: Grifo si, Gallo no. Meglio chiamare un esperto che facciamo prima.


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