Roma, solo otto gol: il problema è serio

Delle squadre al vertice della classifica, quella giallorossa finora ha il peggiore attacco. La dipendenza da Dybala rischia di essere un problema
Roma, solo otto gol: il problema è serio© AS Roma via Getty Images
Giorgio Marota
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ROMA - La frenesia è una cattiva maestra. E la Roma, allieva talvolta un po' ingenua, ieri sera contro l'Atalanta si è fatta travolgere proprio dal sentimento meno indicato quando le partite contano. Troppi gli errori sotto porta nel match dell'Olimpico, esagerate le occasioni sprecate (anche quelle potenziali, fallite per imprecisione nell'ultimo passaggio) e un istinto killer lasciato negli spogliatoi. I giallorossi hanno tirato 21 volte, centrando in 5 occasioni lo specchio della porta a differenza dei bergamaschi che hanno concluso solo 4 volte arrivando al bersaglio in un'unica circostanza, quella del vantaggio di Scalvini. La differenza tra le due squadre, a voler semplificare in modo quasi estremo, è stata proprio in quei numeri. Che nessun calciatore della Roma ha avuto l'opportunità di spiegare vista la scelta societaria del silenzio - eccetto Mourinho - post sconfitta. Era successo anche dopo il 4-0 di Udine.

Dati

Abraham tutto solo due volte davanti al portiere, Ibañez fermato da Sportiello in uscita disperata. E poi ancora: le conclusioni sballate di Pellegrini e Zaniolo, il colpo di testa di poco a lato di Shomurodov, il tiro dalla distanza di Cristante, i brividi sui corner dove la Roma è ormai specialista. Tante, troppe, le possibilità non sfruttate dagli uomini di Mourinho. I dati degli expected goals, cioè il numero di reti che secondo un calcolo matematico ci si aspetta che una squadra possa segnare in virtù della sua pericolosità offensiva, danno una conferma impietosa: la Roma ha chiuso il match con la cifra di 2,22 xG, i bergamaschi a quota 0,18 xG; significa che per le statistiche il match sarebbe dovuto terminare almeno 2-0 in favore dei padroni di casa.

Solo Paulo

Il problema del gol, del resto, sta diventando una costante in una squadra costruita per giocare un calcio più offensivo rispetto alla passata stagione, col nuovo "modulo fantasia" e la presenza contemporanea di Pellegrini più due trequartisti e una punta. In questa Serie A la Roma ha segnato 8 gol in 7 partite e oggi rappresenta il peggiore attacco tra le prime sei della graduatoria (anche Juve e Inter, che stanno dietro, hanno segnato di più), nonostante una buona capacità di creare pericoli nell'area avversaria: 3 gol li ha realizzati Dybala, ieri assente per infortunio, due Abraham e gli altri tre sono suddivisi tra Cristante, Smalling e Ibañez. All'appello mancherebbero le reti dei trequartisti (Pellegrini, El Shaarawy e Zaniolo?), ma anche quelle degli attaccanti subentrati, visto che in campionato né Belotti né Shomurodov sono riusciti a incidere. La Joya ha ampiamente dimostrato di avere il piede più caldo tra i romanisti, ma la dipendenza dalla Dybala-mask (nella top 20 dei marcatori di A la Roma è rappresentata solamente da Paulo) alla lunga rischia di diventare un problema.


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