L’Olimpico è il tesoro della Roma: quanto porta l’effetto Mourinho

Abbiamo analizzato l’impatto economico della passione: sostegno per la squadra, ma anche affare da 35 milioni. Se il trend continua, il bilancio sorride
L’Olimpico è il tesoro della Roma: quanto porta l’effetto Mourinho© BARTOLETTI
Roberto Maida
4 min

ROMA - Il serbatoio di passione sta diventando anche un affare economico. La politica dei Friedkin, che hanno saputo riempire l’Olimpico da quando il Governo (ormai ex) ha riaperto gli stadi, promette un raccolto eccezionale in termini di incassi. Nonostante i prezzi al ribasso, soprattutto per gli abbonati, la Roma ha già fatto registrare il tutto esaurito nelle prime quattro partite giocate in casa, tre in campionato e una in Europa League: in termini finanziari, significa oltre 5 milioni di euro incamerati, compreso il rateo per gli abbonati che sono tantissimi in entrambe le competizioni. Se il trend resta stabile, come lascia pensare il numero di biglietti venduti per le prossime, contro Betis e Lecce, i Friedkin calcolano di poter arrivare a 35 milioni, ai quali aggiungere i profitti che derivano dall’immagine: uno sponsor investe più volentieri su uno spazio pubblicitario che sia visto da più di 60.000 spettatori per volta.

Differenze

Limitandoci al campionato, lo scorso anno le restrizioni per il Covid hanno impedito alla Roma di Mourinho di ospitare da subito tutti i tifosi che volevano partecipare: dopo tre partite in casa gli spettatori erano stati complessivamente 85.854 per un incasso di 2,4 milioni. Oggi invece il numero è salito a 182.863, che hanno fruttato più di 4 milioni. I dati economici non sono ufficiali: dall’inizio di questa stagione la Roma, in parallelo all’uscita dalla Borsa, ha deciso di rendere pubblica la cifra degli spettatori ma non degli incassi, come accade all’estero. Ma la stima è basata sul calcolo tra il costo medio dei biglietti e la quota-abbonati.

Appeal

La Roma piace ai suoi tifosi, tantissimo a prescindere dai risultati, ma incuriosisce anche gli avversari, per l’effetto Dybala che si è aggiunto alla carica magnetica di Mourinho. Salernitana, Juventus, Udinese ed Empoli hanno tutte stabilito il loro record di spettatori stagionale, quando hanno ospitato la Roma. «E’ una responsabilità che io sento e che devono sentire anche i giocatori - ricorda spesso Mourinho - dietro di noi c’è un popolo che ci manifesta un entusiasmo incredibile. Noi dobbiamo ripagarlo».

Delirio

La conquista di un trofeo, la Conference League, ha avuto un peso nel trattenere il pubblico allo stadio. Ma già nelle ultime partite dello scorso campionato, con la squadra impegnata nella volata per il quinto posto, l’Olimpico non aveva un seggiolino libero. L’aspetto sociologico del fenomeno meriterebbe un approfondimento, perché non è paragonabile a quanto succede a San Siro per Inter e Milan dove i numeri sono anche più alti (oltre 70.000 spettatori di media per tutte due le squadre) ma viaggiano in parallelo con risultati più ambiziosi. La Roma dei Friedkin ha saputo capire in fretta l’anima del popolo ed è riuscita a trascinarla dalla sua parte.

Toccasana

Con prezzi bassi si riempie lo stadio. E con lo stadio esaurito è più facile vincere le partite. Vincendo le partite aumentano i benefici economici del club. E’ un principio banale, che però ha alimentato un circolo virtuoso molto importante per la Roma, alle prese con la tagliola Uefa sul fair play finanziario: dopo un bilancio chiuso con un rosso da panico, a tre cifre, la nuova stagione è partita secondo un programma di risanamento razionale. Il calo del monte ingaggi, ufficializzato da Tiago Pinto, è un supporto essenziale ma da solo non basta. In attesa del via libera per lo stadio di proprietà, che richiederà molti passaggi e molti anni, la Roma sta provando ad aumentare il fatturato su ogni fronte possibile: con gli ingressi all’Olimpico sta ottenendo esattamente i risultati che cercava.


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