Roma, riecco l’incubo Dzeko: contro di lui Mourinho ha sempre perso

Confermata l’assenza di Lukaku ma Edin per i nerazzurri vale un jolly: due gol e tre vittorie su tre incroci
Roma, riecco l’incubo Dzeko: contro di lui Mourinho ha sempre perso© LAPRESSE
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - La parola d'ordine è rispettare la tradizione positiva da ex iniziata lo scorso anno. Edin Dzeko sarà protagonista sabato pomeriggio contro la “sua” Roma esattamente come lo è stato nel 2021-22, quando l'Inter ha centrato (Coppa Italia compresa) tre successi su tre con i giallorossi. Le esigue speranze che Romelu Lukaku potesse recuperare in tempo per essere a disposizione contro la formazione di Mourinho sono definitivamente svanite ieri visto che Big Rom ha continuato il suo specifico lavoro di riatletizzazione sul campo.



A questo punto, a meno di un inatteso colpo di scena (dovrebbe tornare oggi in gruppo, cosa ieri sera non prevista), il belga vedrà dalla tribuna il match di sabato e magari rientrerà in panchina martedì contro il Barcellona oppure il sabato successivo a Reggio Emilia con il Sassuolo. Tra quarantott'ore al centro dell'attacco ci sarà il bosniaco che, dopo le due reti da ex della passata stagione, sogna il tris. Non per farsi rimpiangere e neppure perché ha il dente avvelenato con la Roma o i romanisti. Tutt'altro... La città eterna resterà per sempre la sua seconda casa e l'affetto del popolo giallorosso gli è rimasto addosso. Edin però sa che, per vincere qualche altro trofeo a Milano, l'Inter ha bisogno di ripartire forte dopo la sosta e con un suo gol “pesante” dimenticare il ko di Udine sarebbe più semplice.

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Lunedì Dzeko ha segnato una rete inutile con la maglia della sua nazionale, ko (4-1) sul campo della Romania, poi ha usufruito (martedì) di un giorno di riposo e ieri ha lavorato alla Pinetina per preparare il confronto... con il suo passato. Sapeva che le possibilità di essere titolare contro la Roma erano discrete perché Inzaghi e il suo staff lo hanno tenuto informato sulla situazione di Lukaku. Il numero 9 è pronto e soprattutto motivato: a Udine tra gli attaccanti è stato il più vivo e ha sfiorato la rete che tanto voleva realizzare sia perché sarebbe stata la centesima in A sia perché in questo inizio di 2022-23 a livello di numeri non è stato memorabile. Per il momento è a quota due centri, uno in campionato (nel derby perso) e uno in Champions, sul campo del Viktoria Plzen. Rispetto alla stagione precedente, quando era titolare inamovibile, è partito con il freno a mano tirato e da fine agosto, con Lukaku che si è fermato ai box, ha svolto una grande mole di lavoro per la squadra, ma non ha inciso quanto avrebbe potuto. Adesso avrà (almeno) un'altra occasione, più probabilmente due, per partire dall'inizio e firmare un gol pesante. Quello della tripla cifra in campionato.

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Mourinho e i compagni

Nei primi due incroci del 2021-22 Dzeko ha dato altrettanti dispiaceri alla Roma: suo il momentaneo 2-0 nel successo (3-0) all'Olimpico, il 4 dicembre 2021; suo anche l'1-0 nei quarti di finale di Coppa Italia (2-0) dell'8 febbraio 2022. Nel terzo round, il 23 aprile, non è finito nel tabellino dei marcatori, ma si è comunque preso i tre punti. Adesso l'Inter viaggia a una velocità di crociera inferiore rispetto a 12 mesi fa (-5) e non può sbagliare perché il distacco dalla vetta non deve aumentare. Dzeko sa che i più esperti come lui devono dare una mano, andare oltre i propri limiti, perché Inzaghi ha fuori elementi del calibro di Lukaku e Brozovic. È pronto a recitare la sua parte, anche se questo vorrà dire regalare un altro dispiacere agli ex compagni giallorossi, con i quali ha condiviso tanti bei ricordi, e a Mourinho, un allenatore che non lo avrebbe mai lasciato partire se il bomber non avesse avuto una promessa da parte di Friedkin. Per un pomeriggio Edin lascerà da parte i sentimenti. Ormai ci è abituato.


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