Roma, i dieci intoccabili di Mourinho: la classifica di chi ha giocato di più

Ci sono alcuni giocatori a cui il tecnico portoghese non rinuncia proprio mai: vediamo nel dettaglio le statistiche
Roma-Betis: expected goals (1,8), gol (1), tiri totali (13), tiri nello specchio (3)© AS Roma via Getty Images

L’obiettivo di Mourinho è resistere fino alla sosta mondiale, per poi ritrovare a gennaio pedine fondamentali come Dybala e Wijnaldum, gli acquisti prestigiosi del mercato estivo che ora sono infortunati. In queste otto partite che mancano, sei di campionato e due di Europa League, Mourinho dovrà fare di necessità virtù. Alcuni giocatori dovranno fare gli straordinari. C’è già un blocco di insostituibili nella Roma, vediamo chi sono.

La classifica dei giocatori più impiegati

Sono 10, quasi una formazione di titolarissimi. Giocatori a cui Mourinho non rinuncerebbe mai per niente al mondo, e lo dimostrano le statistiche. Andiamo a vedere bene chi sono e quanti minuti hanno giocato. 

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Ibanez: 13 partite giocate, 1.125’

A lui Mourinho non rinuncia proprio mai: è sempre in campo, una certezza in difesa. Ibanez ha saltato solo il secondo tempo della gara di Europa League con l’Helsinki all’Olimpico, per il resto sempre presente. È probabilmente il giocatore che è cresciuto di più sotto la gestione Mourinho, gli alti e bassi sono spariti. Il brasiliano ha acquistato sicurezza, fino a conquistarsi la convocazione con la nazionale verdeoro. E pensare che poteva essere chiamato anche dal ct Mancini per la doppia nazionalità.

Smalling: 13 partite, 1096’

A un passo da Ibanez, c’è Smalling. Altro intoccabile per Mourinho. Tanto più in questo momento che sta risolvendo anche i problemi in attacco. Il difensore bomber è arrivato già a quota tre gol in campionato. I problemi fisici che lo hanno frenato in passato sembrano alle spalle. In questo momento Smalling è uno dei giocatori più in forma della squadra.

Gianluca Mancini: 13 partite, 1080’

Altro difensore. A completare il terzetto di centrali insostituibili c’è il vicecapitano, che fin qui le ha giocate tutte. Qualche minuto in meno rispetto agli altri compagni, ma comunque una presenza costante.

Bryan Cristante: 13 partite, 1074’

Un altro giocatore a cui Mourinho non rinuncia mai. L’infortunio di Wijnaldum ha sicuramente contribuito ad aumentare il suo minutaggio. Fin qui non ne ha saltata una. Forse da gennaio, con il ritorno dell’olandese, potrà rientrare in qualche discorso di turn over, ma per adesso deve fare gli straordinari.

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Lorenzo Pellegrini: 12 partite, 1029’

È il capitano, di lui Mourinho si fida ciecamente. Ne vorrebbe tre in squadra, lo ha sempre detto. Ha saltato solo una partita finora, l’andata di Europa League con il Betis, per un affaticamento muscolare. Ha recuperato subito, e si è messo a disposizione nella sfida di campionato con il Lecce, anche se non era al top. Sempre l’ultimo a mollare.

Leonardo Spinazzola: 13 partite, 809’

Il primo rinforzo di questa stagione. La Roma lo ha aspettato a lungo dopo il brutto infortunio al tendine d’achille. Lui è tornato, anche se forse gli manca ancora qualcosa per essere al top. Ogni tanto Mourinho lo sostituisce per gestirlo, ma finora ha fatto l’en plein tra campionato ed Europa League.

Nemanja Matic: 13 partite, 897’

Per Mourinho è un fedelissimo. Lo ha voluto fortemente alla Roma, lo ha allenato anche al Chelsea e al Manchester United. Un feeling di vecchia data. Con Cristante non forma una coppia ben assortita, lo ha ammesso anche il tecnico portoghese. A 34 anni ci si aspettava un minore impiego, ma l’infortunio di Wijnaldum ha complicato le cose. Anche lui dovrà fare gli straordinari fino alla sosta mondiale.

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Tammy Abraham: 12 partite, 817’

Non è quello dello scorso anno, ma Mourinho su di lui ci punta eccome, anche se è fermo a quota due gol in campionato. Ha saltato solo la prima di Europa League con il Ludogorets per un infortunio alla spalla. Per il resto le ha giocate tutte, tra alti e bassi. Mourinho e i tifosi della Roma aspettano i suoi gol. Nella scorsa stagione ne ha segnati 27, deve solo ritrovare il feeling con la porta e non immalinconirsi. Con l’infortunio di Dybala sarà ancora più centrale in attacco. A Siviglia ha giocato in coppia con Belotti. È nata una nuova coppia d'attacco?

Paulo Dybala: 11 partite, 795’

È stato tra gli insostituibili, fino a quando ha alzato bandiera bianca dopo aver calciato il rigore decisivo con il Lecce. Ha trascinato la Roma fino ad ora, e per l'allenatore la notizia del suo infortunio è stata tremenda. Sarà difficile sostituirlo. È il bomber della squadra, con 7 gol e 2 assist fra campionato ed Europa League. Deve fermarsi sul più bello. I problemi muscolari purtroppo lo hanno sempre accompagnato. Questo è il suo limite. Ma se sta bene, è impossibile rinunciarci. 

Rui Patricio: 12 partite, 1080’

È il portiere, quindi va fatto un discorso a parte. Finora ha saltato solo la prima in Europa League in casa del Ludogorets: una sconfitta che ha complicato parecchio il percorso della Roma in Europa. In questo avvio di stagione non è stato sempre impeccabile, ma le gerarchie non sono mai state in discussione. Dietro di lui c’è Svilar, un portiere che piace moltissimo a Mourinho, ma per ora il primo è lui, non ci sono dubbi.


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L’obiettivo di Mourinho è resistere fino alla sosta mondiale, per poi ritrovare a gennaio pedine fondamentali come Dybala e Wijnaldum, gli acquisti prestigiosi del mercato estivo che ora sono infortunati. In queste otto partite che mancano, sei di campionato e due di Europa League, Mourinho dovrà fare di necessità virtù. Alcuni giocatori dovranno fare gli straordinari. C’è già un blocco di insostituibili nella Roma, vediamo chi sono.

La classifica dei giocatori più impiegati

Sono 10, quasi una formazione di titolarissimi. Giocatori a cui Mourinho non rinuncerebbe mai per niente al mondo, e lo dimostrano le statistiche. Andiamo a vedere bene chi sono e quanti minuti hanno giocato. 

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Ibanez: 13 partite giocate, 1.125’
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Lorenzo Pellegrini: 12 partite, 1029’
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Tammy Abraham: 12 partite, 817’