Roma, l’attacco è in crisi: Mourinho ha perso 13 gol

Soltanto 19 gol segnati contro i 32 della passata stagione dopo 15 gare. Dybala è una dipendenza
Jacopo Aliprandi
4 min

«Noi non siamo una squadra difensiva, creiamo tante occasioni da gol ma il problema è che non riusciamo a segnare». Un grande problema. Le parole di Mourinho nella conferenza stampa di sabato scorso hanno riecheggiato al termine del match perso contro il Napoli. La Roma segna troppo poco, ancora meno da quando Dybala è indisponibile. La Joya è indispensabile per la Mourinho? In questo momento decisamente sì. Non solo perché l’argentino è il vero gioiello dell’attacco, tra qualità, carattere ed esperienza, ma perché nove volte su dieci fa sempre la scelta giusta. Nei movimenti, nei passaggi e nei tiri in porta. Prima dell’infortunio al bicipite femorale, Dybala ha avuto la maggiore percentuale d’incidenza sulle reti della Roma, ben il 52,9%. La Roma ha l’ottavo attacco del campionato (13) e senza considerare le reti o gli assist della Joya ha prodotto solamente 6 gol su azione. Su diciannove totali tra campionato e coppa. Davvero molto poco. 

Il dato che preoccupa Mourinho

Da 32 a 19

Pochi anche i gol, diciannove, una differenza clamorosa tra i numeri “striminziti” di adesso e quelli della passata stagione. La prima Roma di Mourinho nelle prime quindici gare stagionali aveva realizzato ben 32 gol e con un gran numero di giocatori, ben dodici (più un autogol). La Roma di questa stagione ha quindi perso tredici gol rispetto alla precedente, non solo a causa del digiuno di Abraham (che comunque ne aveva realizzati due in più di ora), ma anche per la scarsa vena realizzativa dei centrocampisti. Soprattutto di Pellegrini, oggi fermo a due reti mentre al 27 ottobre del 2021 era già a quota otto. Mancano poi (tra le altre) le due reti di Mkhitaryan, le quattro di Veretout, le altrettante di El Shaarawy. Insomma, anche il centrocampo non sta aiutando un attacco in questo momento in difficoltà a segnare, ma non a creare. 

Roma, l'eclissi di Abraham. Il 9 non c'è più

Scelte sbagliate

Perché questa Roma davanti alla porta ci arriva, ma fa tanta fatica a trovare il tiro vincente. E a fare la scelta giusta. Basti pensare che l’expected goals di questa prima parte di stagione è di 28,2. La Roma avrebbe dovuto segnare dieci gol in più, anche in virtù di quanto ha creato e tirato: 224 tiri di cui 79 in porta. Nelle ultime tre partite (Betis, Samp e Napoli), durante l’assenza di Dybala, sono arrivati soltanto 17 tiri, di questi solo 6 in porta. La Roma in queste prime 15 partite ha creato tanto, ma ha sprecato tantissimo. Contro il Napoli il peggior expected goals della stagione, solo 0,32: la squadra non è riuscita a tirare nemmeno una volta in porta, sbagliando totalmente le scelte nell’ultimo passaggio, nel tiro e nella visione di gioco. È successo con Zaniolo che da posizione defilata ha preferito tirare anziché cercare il passaggio interno, o Abraham che nell’uno contro uno con Kim ha provato un destro terminato a metri di distanza dalla porta, o Spinazzola che in area di rigore ha sbagliato lo stop perdendo palla. Senza parlare della mancanza di movimento tra Zaniolo e Abraham in un due contro due con la difesa azzurra. Insomma, la Roma crea ma manca nel momento più bello. E proprio su questo Mourinho sta cercando disperatamente di trovare una soluzione fin quando non rientrerà Dybala e non si sbloccherà finalmente Abraham.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA