Roma, Mourinho fa la conta e trema per Pellegrini

Il capitano ha un problema al solito muscolo: ieri ha fatto un’ecografia, rischia di non esserci a Helsinki
Roma, Mourinho fa la conta e trema per Pellegrini© LAPRESSE
Roberto Maida
4 min

ROMA - Il senso d’ingiustizia, svelato davanti alle telecamere, ha lasciato spazio alla programmazione frenetica. José Mourinho è obbligato a tuffarsi velocemente nella preparazione della prossima partita, che serve a tenere accesa la speranza di qualificazione ai playoff di Europa League. Ieri mattina ha riunito lo staff a Trigoria per studiare l’Hjk e le contromisure al «terreno di plastica», cioè il sintetico, su cui lo scorso anno la Roma inciampò rovinosamente a Bodø. I giocatori si sono presentati quasi tutti dopo pranzo, per l’allenamento pomeridiano, che è servito essenzialmente come “scarico” per tutti coloro che avevano giocato contro il Napoli.

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L'assente

Il problema di Mourinho ora è capire chi di questi potrà dargli garanzie per la trasferta finlandese, alla quale non prenderà parte Zaniolo a meno di miracoli dal ricorso all’Uefa: a ieri la Roma era ancora in attesa delle carte con la motivazione della squalifica da tre giornate, che l’allenatore ha definito «allucinante». Il segretario sportivo del club, Lombardo, è pronto a inoltrarle all’avvocato Conte, che avrebbe il tempo di chiedere una pronuncia al Disciplinary Panel entro giovedì. Ma la Roma, che non crede a ribaltoni favorevoli su una sanzione per gioco violento a palla lontana, punta a ottenere lo sconto di una partita per riavere Zaniolo nell’ultimo atto del girone, che sarà quasi sicuramente decisivo, contro il Ludogorets il 3 novembre.

La conta

La buona notizia è invece il rientro di Zalewski, che è stato fermato domenica da una leggera influenza intestinale ma già oggi tornerà ad allenarsi in gruppo. La sensazione è che giocherà a destra al posto di Karsdorp, uscito dallo stadio con il ghiaccio sul ginocchio recentemente operato. A sinistra invece Spinazzola, che sembra molto affaticato, dovrebbe essere sostituito da uno tra Viña ed El Shaarawy. Quest’ultimo peraltro ha possibilità di giocare anche in posizione avanzata, perché Pellegrini è alle prese con un fastidio al solito flessore e potrebbe essere esentato dal viaggio a Helsinki, dove il campo sintetico e le temperature più basse (circa 8 gradi al calcio d’inizio contro i 18 delle serate romane di questo caldissimo ottobre) possono generare rischi di infortuni gravi. Ieri il capitano ha fatto un’ecografia, che però non ha evidenziato nulla. Potrebbe ripetere l’esame oggi. In sostanza, la Roma potrebbe cominciare la partita senza tre dei quattro Meravigliosi: Dybala, Zaniolo e Pellegrini. Toccherà dunque ad Abraham sobbarcarsi il peso dell’attacco, con l’assistenza di Belotti in un tandem che non ha mai incantato ma che ha prodotto un buon pareggio a Siviglia e una vittoria a Genova.

Il quadro

La Roma almeno ha un vantaggio, stavolta: entrerà in campo sapendo il risultato dell’altra partita del girone, Ludogorets-Betis. Se i bulgari non vincono, Mourinho potrebbe persino accontentarsi di un pareggio in Finlandia, che aiuterebbe la squadra a non spendere troppe energie. Dovrebbe poi in ogni caso battere il Ludogorets all’Olimpico, per agganciarlo o superarlo al secondo posto. Viceversa, se il Betis cade a Razgrad, la Roma sarà obbligata ad arraffare 6 punti in 2 partite per arrivare alla seconda fase. In caso contrario sarebbe obbligata a retrocedere in Conference League, per cercare di difendere il titolo conquistato a Tirana. Ma è un’eventualità che Mourinho non vuole prendere neanche in considerazione: per lui e per i giocatori è molto più stimolante restare dentro all’Euroleague e giocare un grande spareggio con una “terza” scesa dalla Champions. 


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