Roma, i giorni di Zaniolo: da Verona al derby, Mourinho lo scuote

Titolare domani, spera di essere “graziato” dall’Uefa per giocare contro il Ludogorets. Poi la Lazio
Roma, i giorni di Zaniolo: da Verona al derby, Mourinho lo scuote© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
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Se sarà finalmente la settimana di Zaniolo, non dipende solo da Zaniolo. Molto anzi è legato all’esito del ricorso che la Roma ha inoltrato all’Uefa, con l’obiettivo di una riduzione della squalifica che lo riconsegnerebbe a Mourinho per la partita dentro/fuori contro il Ludogorets. Ne sapremo di più domani, nelle ore che precedono la sfida di Verona, o più probabilmente martedì. Intanto però Zaniolo può ispirarsi alla politica dei piccoli passi per ottenere il grande salto: dopo il viaggio di sostegno alla squadra a Helsinki, deciso espressamente dall’allenatore nonostante l’ineleggibilità disciplinare, dovrebbe tornare in squadra al Bentegodi per garantire freschezza e brillantezza a una comitiva un po’ stressata dai continui impegni.

Contagiri

Ancora alla ricerca del primo gol stagionale, Zaniolo sta vivendo il blocco del realizzatore con un comprensibile fastidio. Non è mai stato un cannoniere implacabile, né forse mai lo diventerà, ma per il ruolo che occupa in campo è consapevole dell’incarico: gli attaccanti, o comunque i trequartisti, devono incidere negli ultimi 20 metri altrimenti rischiano di trasformarsi in orpelli di gusto opinabile. La sua ultima rete resta quella, esaltante e decisiva, segnata a Tirana nella finale di Conference ma se scorriamo la lista delle partite di Serie A scopriamo che l’astinenza dura dal mese di gennaio, quando sbranò l’Empoli in contropiede. A Verona, dove sarà marcato a uomo in ogni zolla, proverà a scrollarsi di dosso il senso di incompiutezza per tornare a sprigionare il suo enorme potenziale, che nel momento di difficoltà della Roma non è stato abbastanza valorizzato.

Carte e progetti

Superata la prima boa della settimana, magari con la spinta emotiva di una serata incoraggiante, Zaniolo potrà dedicarsi alle due partite più importante: se verrà riabilitato dalla commissione disciplinare dell’Uefa, che lo ha punito con tre giornate di stop per un calcione a palla lontana rifilato a un difensore del Betis, sarà un punto di riferimento della Roma che deve battere il Ludogorets per rimanere agganciata all’Euroleague. Lo scorso anno, in una situazione analoga, spazzò via il Bodø con una tripletta all’Olimpico, creando le premesse per la vittoria fi nale. Per questo Mourinho vorrebbe schierarlo. Lo conosce bene, ne intuisce le motivazioni.

Il nodo

Altra storia è il derby di domenica prossima, al quale tutte e due le squadre romane arriveranno dopo una fatica europea. Nell’ultimo faccia a faccia, vinto dalla Roma, Nicolò rimase novanta minuti in panchina. Si sussurrò di una punizione comportamenti non idonei, in realtà Mourinho lo stava soltanto gestendo per averlo in buone condizioni in Conference League. Ha avuto ragione lui. Come non sbagliava, forse, quando lo ha lasciato in panchina due settimane fa contro la Sampdoria: una volta entrato in campo, Zaniolo avrebbe potuto segnare almeno un paio di gol. Questione di dettagli, non certo di incapacità. A Trigoria in tanti sostengono che il digiuno stia per finire.


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