Mourinho avvisa: "Buona partita, ma ora arrivano gli squali"

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto contro il Ludogorets
Mourinho avvisa: "Buona partita, ma ora arrivano gli squali"© ANSA
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ROMA - La Roma si prende i play off di Europa League. Grande prova dei giallorossi nel secondo tempo, dopo essere passati in svantaggio contro il Ludogorets nei primi 45 minuti ricevendo anche qualche fischio da parte dell’Olimpico. Nella ripresa i cambi di Mourinho e la reazione giallorossa ha portato alla vittoria per 3-1 con la doppietta di Pellegrini e la rete di Zaniolo. Al termine del match Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky per commentare il risultato. 

La Roma poteva solo vincere, dopo il primo tempo sembrava in salita. Come ha cambiato la squadra all’intervallo?
“Una partita veramente difficile, loro sanno giocare e hanno gente con creatività e velocità. Gente che può fare quello che hanno fatto sul primo gol. Non è facile. Nel secondo tempo però siamo entrati con atteggiamento e intensità diverse. Le caratteristiche di Zaniolo chiaramente ci hanno aiutato. Giocare con due attaccanti come Belotti e Abraham è diverso da giocare con Tammy e Nicolò. Dobbiamo gestire meglio le partite. Ai playoff incontreremo squadre di un altro livello. È importante per noi essere passati, però adesso arrivano gli squali”.

Buono anche l’ingresso di Volpato. Pellegrini è stato glaciale su rigore. Tutti hanno mostrato il giusto atteggiamento:
“Per l’atteggiamento sono tutti intoccabili. Mi dispiace un po’ e mi sembra un po’ ingiusto come viene trattato Vina. Vina fuori casa è un giocatore diverso, all’Olimpico c’è qualcosa che non mi piace. Lui è un giocatore che si impegna tanto e bisogna apprezzarlo. Volpato ci dà dinamismo, il suo prossimo step sarà poter giocare quando la squadra ha bisogno di difendere. Non ha ancora imparato questa cosa. Ha la mia fiducia, ha creatività, però senza palla e quando c’è da difendere è dura”.

Sui giovani che hanno ribaltato la partita a Verona e oggi:
“Mi fa piacere farli giocare. Se mettiamo giocatori che non sono pronti e li mettiamo solo per statistica non serve a niente, non è questo l’obiettivo. L’obiettivo è farli crescere. Volpato l’anno scorso quando ha giocato a Verona stavamo sotto 2-0, lunedì 1-1 e oggi eravamo sotto. Lui è un ragazzo anarchico, crea tanto. Il suo prossimo passo sarà dare una mano anche in fase difensiva. Dopo il 2-1 doveva chiudere di più il centrocampo. Raddoppio non esiste nel suo vocabolario. Sono cose che deve imparare per diventare un giocatore completo, però è un piacere vedere questi ragazzi. Io ho quasi 60 anni, da più di 20 anni sono allenatore, queste cose mi fanno piacere. Varane ha giocato la sua prima partita con me ed è diventato Campione del Mondo, Casemiro ha giocato la sua prima partita con me e ha vinto tante Champions, queste sono cose che fanno piacere a uno con i capelli bianchi come me”.

Come arriva la Roma al Derby?
“Continuare in Europa League è un orgoglio, andare in Conference e diventare una delle più forti e candidate alla vittoria non era l’obiettivo. Sappiamo che arrivano gli squali e che sarà difficile, magari non abbiamo le condizioni per fare la festa che abbiamo fatto l’anno scorso, però dopo la sconfitta con il Napoli abbiamo vinto tre partite di fila. Questa partita era decisiva. Siamo stanchi, Pellegrini e Smalling hanno giocato anche oggi 90 minuti. Nella mia testa la partita più importante è sempre la prossima. Non sono stato un calciatore ad alto livello, ma penso che una delle cose più importanti per recuperare le forze è la gioia di aver vinto. Domenica c’è una grande partita, che ci piace sicuramente giocare”


José Mourinho a Dazn

Quanto vale il passaggio del turno?
“La vittoria sono 600mila euro (ride, ndr). Vale orgoglio e crescita. Se oggi fossimo andati in Conference saremmo stati uno dei favoriti per vincere quella competizione, ma oggi non abbiamo quell'ambizione. Scenderanno squadre forti dalla Champions”.

L’atteggiamento della squadra?
“Sono i giocatori che entrano in campo a dirti se un allenatore sia forte o meno. I ragazzi che sono entrati oggi hanno cambiato la partita”.

Le energie per il derby?
“Ovvio che ci sia stanchezza, ma il lato emozionale può fare miracoli. Oggi la Lazio ha fatto riposare praticamente tutti i giocatori al contrario nostro, ma sono modi diversi di pensare".


Mourinho in conferenza stampa

Cosa doveva essere fatto meglio nel primo tempo?
"Prima di tutto segnare quando abbiamo la possibilità. Però l'importante è quello che abbiamo fatto nel secondo tempo. Abbiamo preso dei rischi, i giocatori hanno avuto il coraggio di farlo. Non mi è piaciuto il periodo dopo il 2-1, abbiamo avuto qualche difficoltà conseguenza dei cambi che abbiamo fatto per cercare di vincere la partita. Dopo il 2-1 c'era necessità di difendere ed essere equilibrati, conseguenza di quello che avevamo fatto. Giocavamo con Pellegrini, Zaniolo, Tammy, El Shaarawy, era una squadra squilibrata per difendere. Avevo un cambio da fare, ho tolto Volpato che ha giocato benissimo ed Edoardo ha dato equilibrio. Dobbiamo gestire questi momenti, sul 3-1 con il giocatore in più, ci serve più maturità. So che Paulo è un giocatore superimportante per noi, ci permette di gestire i ritmi e non perde palla, ma la nostra filosofia non è piangere, piangere, piangere per un giocatore che non abbiamo e alla fine l'abbiamo fatto. Nulla di straordinario, finire secondi in questo girone non è niente di straordinario, ma abbiamo accettato una situazione di grande rischio, con 3 punti in 3 partite. L'abbiamo gestita bene da un punto di vista emozionale, prendendo un punto decisivo a Siviglia. Abbiamo gestito bene lo svantaggio oggi".

La Lazio è scesa in Conference, cosa ne pensa?
"Penso che la Lazio diventa la favorita per vincere la Conference. Lo dico con l'onestà. West Ham come l'anno scorso il Leicester, Fiorentina, Lazio e chi più? Il Villarreal che è diverso da quello dell'anno scorso? Non ho visto bene chi sia andato giù, ma per me diventa la favorita. Hanno l'allenatore, i giocatori, la squadra per farlo. Magari il problema è che hanno il signor Tare che non vuole perché non gli piace questa competizione".

La Roma può fare qualcosa di straordinario in Europa League?
"Ci sono squadre fatte per vincere la Champions. Queste squadre non sono teoricamente favorite, lo sono per storia, potere economico, qualità di squadra. Noi non siamo favoriti. L'anno scorso abbiamo vissuto quest'obbligo di fare quello che abbiamo fatto, ma questa è una condizione diversa. Manca tanto, mancano più di tre mesi per la prossima partita, vediamo quello che succede, se non perdiamo giocatori, se recuperiamo giocatori, se arriva qualcuno felice dopo la Coppa del Mondo, vediamo quello che succede. Come crescita di squadra, per un Olimpico che è sempre pieno avere una partita con queste squadre è come ricordare le partite di Champions, se prendi una di queste squadre diventa una partita di Champions. È buono per noi, per la nostra crescita".


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